Palazzo di Giustizia tra carenza di personale e lavori mai iniziati

Carenza di organico in Tribunale: è allarme rosso. A lanciare un grido di allarme è il presidente Eugenio Gramola. Se il numero dei magistrati non preoccupa, nonostante il trasferimento ottenuto dalla giudice Anna Bonfilio - dato che «Il suo posto è già stato messo a concorso e abbiamo 2 nuovi giudici onorari» ha precisato il presidente del Tribunale di Aosta Eugenio Gramola -, pesa la carenza di amministrativi. «Su una pianta organica di 35 unità, sono 18 i presenti, oltre a 3 regionali, di cui 1 part time» ha riferito il presidente del Tribunale di Aosta Eugenio Gramola lunedì scorso, 30 gennaio, presentando i risultati del 2022. «I due direttori amministrativi non ci sono più. - ha precisato il presidente Eugenio Gramola - La Regione aveva garantito un funzionario in più, poi ha fatto dietrofront. Ma io non mi aspetto che sia l'Amministrazione regionale a dover coprire posti di carattere ministeriale». Nei prossimi mesi un concorso già avviato destinerà alcuni funzionari ad Aosta. «Averne 4 in tempi ragionevolmente brevi - osserva il presidente Gramola - sarà una grossa boccata d'ossigeno ma verosimilmente tra un anno ne perderemo altri 4».

La situazione del settore civile, prosegue Eugenio Gramola, è «Molto buona», a livello penale il monocratico va a «Gonfie vele» («Abbiamo 153 procedimenti pendenti») ma «L’ufficio Gip è estremamente carico. I dati sono apparentemente negativi: i procedimenti pendenti sono aumentati da 846 a circa 1.100». Ma togliendo le false pendenze, i procedimenti sospesi per irreperibilità, le messe alla prova per cui sono in corso i lavori di pubblica utilità, i decreti penali richiesti e non ancora emessi «Per mancanza di personale» e quelli su cui pende l'opposizione «Ne restano 193» calcola il presidente Eugenio Gramola. Riguardo all'ipotesi di lasciare il Tribunale di Aosta date le difficoltà, Eugenio Gramola ammette: «Qualche domanda per andare in posti che mi interessano l'ho fatta, ma non per andarmene via a tutti i costi». Stigmatizzato poi il comportamento di tutti i Comuni valdostani per non aver voluto, nonostante i fondi, istituire uffici di prossimità per amministratori di sostegno. Il presidente Eugenio Gramola racconta inoltre che «Una decina di giorni fa, dopo una nevicata, ci siamo ritrovati, di nuovo, un ufficio completamente allagato, con l'acqua che passava vicino alle plafoniere. Poi per fortuna ci hanno detto che non abbiamo rischiato di far saltare la corrente in tutti gli uffici e magari anche i computer». Eugenio Gramola aggiunge: «Ci siamo ritrovati, nella stanza di un giudice onorario, metà del soffitto con pezzi di calcinacci che andavano giù e idem in un angolo di un'aula di udienza. Ci è stato che andrebbe rifatto tutto il tetto». Negli anni la competenza sul palazzo di giustizia di via Ollietti è passata dal Comune di Aosta (che «Faceva i lavori» sottolinea il presidente Eugenio Gramola) al ministero della Giustizia. «Ora sembrerebbe che il Ministero con il Piano nazionale di ripresa e resilienza abbia dei fondi, in effetti in qualche palazzo di giustiziasono stati fatti degli interventi, speriamo di riuscire a sistemare un pochino il nostro», auspica il presidente Gramola. Dal settembre 2019 a causa delle «Probabili cadute di materiale lapideo dal tetto e dalle facciate dell'edificio» ricorda Eugenio Gramola il perimetro dell’immobile è stato transennato e il cortile sul lato est, adibito a parcheggio, è chiuso su ordinanza dell'allora sindaco di Aosta Fulvio Centoz, dopo una segnalazione dello stesso Presidente del Tribunale.

I dati della Procura: cresce la spesa per le intercettazioni

La spesa per le intercettazioni telefoniche e ambientali svolte l'anno scorso dalla Procura di Aosta è stata di 532.202 euro, in aumento rispetto ai 165.677 euro del 2021.

Il dato è contenuto nel bilancio sociale 2022 della Procura, dal quale emerge che il numero di provvedimenti di intercettazione è passato da 1.389 a 2.045.

«Lo strumento delle intercettazioni - commenta il sostituto procuratore Manlio D'Ambrosi - è fondamentale ed è forse il più utile per riuscire a ricercare i mezzi di prova che dovranno essere sostenuti in un eventuale giudizio. Senza lo strumento delle intercettazioni molte attività di indagine della procura della Repubblica non potrebbero neppure nascere. Faccio un esempio su tutti, le indagini che riguardano gli stupefacenti: se non avessimo la possibilità di intercettare non avremmo la possibilità di addivenire ad una comprensione non solo del fenomeno, ma anche degli autori dei singoli reati».

I reati in generale nel 2022 sono aumentati del 16,22 per cento, da 2.818 a 3.275. Se le truffe e frodi informatiche calano del 7,99 per cento (530 rispetto a 576), crescono i reati del Codice rosso (come le violenze sessuali, da 10 a 13). Per il pubblico ministero Manlio D'Ambrosi «La spiegazione è nell'emersione del sommerso. Fino al 2019, 2020 e 2021 vi era la paura di denunciare determinati reati commessi perlopiù tra le mura domestiche» ma «Oggi questo timore viene superato perché le campagne che vengono fatte ogni 25 novembre, ma anche quotidianamente, pongono la possibilità di far emergere ciò che in precedenza non era emerso». Viene segnalato un «Livello allarmante» della carenza di personale amministrativo (14 unità in servizio su una pianta organica di 30). I dati del bilancio sociale pongono la Procura di Aosta «Al primo posto per efficienza ed efficacia». Relativamente ai tempi della giustizia in Valle d’Aosta, gli indici di ricambio e smaltimento dei fascicoli manifestano variazioni minime rispetto al 2021. «Avevamo raggiunto un livello elevato, con la definizione in 45 giorni. - sottolinea il pm Manlio D’Ambrosi - Nel 2022 siamo riusciti a scendere a 32. L’esigenza di celerità però non deve essere intesa come sciatteria, o solo velocità, ma anche quale efficienza». Per i procedimenti pendenti la previsione di esaurimento è di 21 giorni.