Padre Fernando Gargantini, persona speciale

Grande cordoglio anche in Valle d’Aosta per la scomparsa - avvenuta a Pescara lunedì scorso, 22 marzo - di padre Fernando Gargantini, 91 anni, parroco dell'Immacolata ad Aosta e superiore della locale Congregazione dei padri missionari dal 1990 al 2000.

Padre Fernando Gargantini nasce a Bergamo il 24 gennaio 1930, quarto figlio di una famiglia semplice. Fin da giovane si dimostra grande lavoratore e appassionato allo studio. In famiglia con autorità e decisione vengono imposti rigidi principi e tra questi il rosario serale, soprattutto durante il periodo della guerra. Frequenta il Liceo scientifico cittadino con straordinario profitto. A 19 anni vince il premio riservato ai 10 migliori liceali italiani - «Il giro del mondo sull’Amerigo Vespucci» - durante il quale matura definitivamente la sua vocazione missionaria. Tornato a casa e comunicata con grande sofferenza, e determinazione, la sua decisione ai genitori, prende atto della contrarietà del padre a questa sua scelta, però lui si vota ugualmente agli Oblati Maria Immacolata e la prima professione religiosa nella congregazione è il 15 agosto 1951. Studia quindi Teologia a Roma e viene ordinato sacerdote il 7 luglio 1957. La sua vita di missione lo porta anche in Canada, dove insegna all’Università dl Ottawa, tenendo un corso sull’esistenza di Dio. Rientrato in Italia per problemi di salute, inizia la missione che lo porta in varie parrocchie d’Italia. Ottiene l’incarico di formatore allo scolasticato oblato di San Giorgio Canavese, poi di predicatore di missioni popolari.

La sua grande passione per la montagna, condivisa con i fratelli, e accolta dai superiori, gli permette d'insegnare a La Thuile nella casa degli scolastici. Nello stesso periodo dà prova di doti alpinistiche scalando il Monte Bianco, il Dente del Gigante, il Gran Paradiso, il Monte Rosa, il Rutor. Stare sulle vette lo avvicina sempre di più a Dio, lo rafforza nel credere che Dio sia presente nella nostra vita e lo conferma sempre più nella sua fede.

Il 21 settembre 1990 riceve la nomina di superiore della comunità degli Oblati di Maria Immacolata e di parroco della parrocchia santuario di Maria Immacolata ad Aosta, fino al 17 settembre 2000. Durante il suo servizio pastorale si è svolta la missione popolare dal 13 al 27 aprile 2000 all’Immacolata e a Saint-Martin-de-Corléans. Gli anni passano e la bontà, la capacità di saper ascoltare, sempre e senza giudicare, e la sua spiritualità si rafforzano. Al Santuario dedicato a Maria Immacolata trascorre sicuramente gli anni più ricchi e più intensi della sua vita missionaria e sacerdotale, circondato da persone che gli vogliono bene, che lo stimano, lo apprezzano e lo accolgono a braccia aperte senza condizione alcuna. Padre Fernando Gargantini ricambia sempre disposto all’incontro, pronto ad accogliere senza pregiudizio, al confronto sincero e onesto. Lui che trova, anche a distanza di tempo, sempre parole di elogio e di riconoscenza verso tutte le persone di quella parrocchia.

Conclusa la sua missione ad Aosta torna a Verona - dove può dedicarsi maggiormente alla preghiera e alla meditazione, pur non tralasciando la predicazione - e infine Pescara. La lontananza dalle persone più care e dai luoghi che aveva fino ad allora frequentato non scalfiscono minimamente la sua fede, che anzi ne esce rafforzata. Anche i fratelli, la sorella e i nipoti non vengono mai dimenticati, anzi diventano preghiera incessante davanti al Signore perché possa sempre proteggerli. Quando può padre Fernando Gargantini torna a Bergamo e in estate nella baita in Trentino, costruita con il fratello e gli amici. A contatto con la montagna, simbolo della bellezza del creato, rinasce, condivide con i famigliari la fede, gli si illumina il viso e va in estasi ogni volta che celebra la Messa. La sua umiltà, la spiazzante semplicità, l’infinita bontà, la capacità di ascolto, la battuta sempre pronta, la capacità di scherzare, di perdonare, la sua grandissima preparazione culturale, la sua intelligenza mai fatta pesare a nessuno, mai ostentata, mai diventata motivo di superbia anche di fronte ai torti subiti, fanno di Padre Fernando Gargantini una persona unica.