Osteria e pallone, Hans Nicolussi Caviglia a pranzo con il suo mito Francesco Guccini
Il cantautore e il calciatore, entrambi bianconeri e per due ore, insieme a un tavolo d’osteria in un tranquillo lunedì di marzo, uniti dalle due passioni condivise: musica e pallone. Da una parte Francesco Guccini, con la sua gloriosa carriera discografica (ma anche letteraria), dall’altra Hans Nicolussi Caviglia, 23 anni, centrocampista della Juventus originario di Valsavarenche.
Hans Nicolussi Caviglia aveva confessato in un tweet postato dal club la sua passione per Dostoevskij e per Guccini, non per rapper e trapper cari ai suoi coetanei. Un «dribbling» che non è passato inosservato, quindi trasformato in un incontro con il cantautore (su richiesta della società bianconera) che a sua volta non ha nascosto il suo attaccamento alla Juventus.
È a Pàvana, a casa di Guccini, che il fan bianconero è arrivato lunedì scorso, 18 marzo, a ora di pranzo, all’una, insieme al papà Stefano Nicolussi, professione guardaparco nel Gran Paradiso, pure lui gucciniano. Un primo saluto e poi via da Mimmo, l’oste interista che ha eccezionalmente aperto la sua Caciosteria il cui turno di chiusura è lunedì. Guccini era insieme alla moglie Raffaella e Dario, il suo addetto stampa milanista. Tavolo per cinque, chiacchiere per due ore. «Ma in che ruolo giochi?», chiede Raffaella ad Hans. «Lui è un centrocampista, un interditore che partecipa alla manovra, una promessa» interviene Francesco Guccini.
Poi inizia il pranzo. «Io mangio quello che ordina il Maestro», sussurra Nicolussi Caviglia. E via con le tagliatelle al ragù bianco. Poi un vero secondo per l’autore de «Il vecchio e il bambino», mentre Hans si limita alle verdure, senza neppure l’assaggio del Traminer, vino ordinato dal cantautore.
Il dialogo scorre fra domande, risposte e racconti. Nicolussi tira fuori l’album di «Amerigo», il suo preferito, subito autografato con tanto di racconto sul testo. La conversazione prosegue a tutto campo, condividendo anche l’apprezzamento per gli scrittori russi.
Naturalmente vengono citate tantissime canzoni. «La canzone più veloce e quella più faticosa da scrivere?» chiede Nicolussi Caviglia. «La Locomotiva l’ho buttata giù in 20 minuti, mentre per Canzone per Anna c’ho messo degli anni…». «Piuttosto, Allegri rimane o no?», ribatte Guccini. No comment d’ordinanza per Hans.
«Mi ha fatto piacere conoscere Hans, sia come fan che come giocatore della mia squadra» ha dichiarato il cantautore, che dal valdostano ha ricevuto in regalo la maglia.