Ospedale: sui lavori di ampliamento che stanno per iniziare è polemica

Ospedale: sui lavori di ampliamento che stanno per iniziare è polemica
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Nella seduta del Consiglio Valle di giovedì scorso, 8 febbraio, è nuovamente divampata la polemica sull'ampliamento dell'Ospedale regionale “Umberto Parini”. Un attacco che appare, però, fuori tempo massimo, dato che lunedì prossimo, 12 febbraio, è previsto l’avvio degli scavi archeologici, sul lato nord, quello verso la passerella pedonale, che finora non era stato indagato, per poi uniformare la parete. A dare fuoco alle polveri è stata un’interpellanza del gruppo Rassemblement Valdôtain. «Apprendiamo della prossima realizzazione del nuovo corpo G3 delle centrali tecnologiche - terzo lotto della fase 3 di ampliamento dell’ospedale che interessa da vicino tutti i valdostani. - ha affermato Diego Lucianaz - Chiediamo al Governo se sia sua intenzione fornire informazioni su questa opera che rappresenterà il più grande impegno finanziario della Regione per gli anni a venire, facendo pervenire finalmente anche ai Consiglieri regionali il progetto esecutivo dell'opera. Le parziali informazioni in nostro possesso delineano un quadro agghiacciante della futura situazione con la realizzazione, sotto le finestre della rianimazione e delle sale operatorie, non del parcheggio pluripiano di 200 posti auto, bensì di un'opera vuota e non funzionante, dal momento che la centrale termica non ospiterà nessuna apparecchiatura. La società Siv, infatti, ha appaltato lavori per circa 4 milioni di euro solo per le opere edili e per tanti anni avremo ancora in funzione le vecchie centrali tecnologiche in attesa che quella nuova diventi operativa, con le evidenti problematiche di un impianto vetusto e continue spese da affrontare per tutti gli acquisti tecnologici necessari all'efficientamento ospedaliero. Chiedo di sapere se la costruzione dell'opera comporterà modificazioni o spostamenti, anche parziali, dell'attuale centrale tecnica posta nell'angolo sud-ovest del Parini, del silos di deposito dell'ossigeno, del serbatoio esterno del metano, delle vasche del depuratore e dell'area "isola ecologica"; in quale data avverrà l'inizio materiale dei lavori di scavo per la realizzazione della struttura e se ciò comporterà il taglio di alberi, l'occupazione del marciapiede e delle sedi stradali di via Chaligne e via Saint-Martin-de-Corléans e quindi quale data sia prevista per la consegna della struttura totalmente operativa. Siamo particolarmente preoccupati sulla nuova collocazione delle cisterne dell'acqua, delle vasche di raccolta del fango e delle acque luride che saranno sistemate sotto le finestre della sala urgenze della rianimazione. Assessore, abbia pietà di pensare ai ricoverati in ospedale che, sofferenti, si ritroveranno per mesi e mesi un cantiere a pochi metri dalle loro finestre con scavatrici, decespugliatori, motoseghe, betoniere, seghe circolari, trivelle ed escavatori. Non parliamo poi delle vibrazioni prodotte dal cantiere che non consentiranno l'utilizzo di tante apparecchiature ultrasensibili, impiegate quotidianamente nei laboratori e nelle sale operatorie».

«Il progetto esecutivo del corpo G3 di ampliamento delle centrali tecnologiche le è stato consegnato lo scorso lunedì 22 gennaio come da lei chiesto - ha precisato l’assessore alla sanità Carlo Marzi - ed è nostra intenzione portare in quinta Commissione tutto il progetto esecutivo del nuovo ospedale, appena sarà validato. Il nuovo corpo G3 è finanziato con 3,7 milioni di fondi regionali e 2,7 milioni di fondi Pnrr, di fatto, ha dato avvio alla realizzazione della fase 3 del nuovo Ospedale. A fine marzo, la società Siv ha pubblicato il bando di gara d’appalto del corpo G3 e ha sottoscritto il contratto lavori il 28 settembre 2023, rispettando le prescrizioni del Piano nazionale complementare al Pnrr. La Milestone europea prevede anche l’avvio dei lavori entro il 31 dicembre 2023 e la conclusione degli stessi entro il 30 giugno 2026. Anche questo adempimento è stato rispettato con la consegna dei lavori tra Siv e l'impresa appaltatrice avvenuta il 19 dicembre 2023. Per quanto riguarda il percorso delle condutture in uscita dalla centrale e gli attraversamenti sotto viale Ginevra, la Siv ha informato che questi elementi non rientrano nell’intervento ma che si collocano nel progetto esecutivo di costruzione del nuovo ospedale, la cui predisposizione, comprensiva delle verifiche correlate, è oramai prossima alla conclusione, attraverso la validazione del progetto esecutivo a cui seguirà l'illustrazione in sede di Commissione. Il progetto esecutivo di realizzazione delle centrali tecnologiche non prevede modifiche dell’attuale centrale tecnica posta all’angolo sud-ovest del Parini e non si prospettano spostamenti che coinvolgono gli stoccaggi dei gas medicali e delle vasche del depuratore. Per quanto riguarda il serbatoio esterno del metano, sono previsti lo spostamento del punto di allacciamento esistente e, contestualmente, la realizzazione di un nuovo punto di allacciamento che offrirà una performance migliore in termini di capacità di erogazione del metano. L'isola ecologica sarà spostata verso ovest con modesti lavori. La nuova configurazione del servizio sarà realizzata in stretta collaborazione con l’Azienda Usl, che ne curerà la gestione». L’assessore Carlo Marzi ha aggiunto che «Entro il mese di febbraio avranno inizio i lavori di allestimento del cantiere, gli interventi propedeutici allo spostamento verso ovest dell’isola ecologica e alla realizzazione del nuovo punto di allacciamento del metano. Successivamente saranno avviati i lavori di scavo veri e propri. È previsto il taglio di 2 piante sul lato corso Saint-Martin-de-Corléans e la realizzazione di 2 nuove piantumazioni in una diversa collocazione, non interferente con le delimitazioni del cantiere. Il tempo di realizzazione previsto per i lavori del corpo G3 è di 567 giorni, naturali e consecutivi. Chi amministra deve essere guidato dal principio del rispetto delle altre persone. Questa maggioranza ha raccolto un testimone e sta operando in maniera solerte per rispettare gli impegni presi. Le responsabilità non hanno colore e presuppongono un impegno costante e rispettoso nei confronti del Comune di Aosta del Consiglio regionale e di tutti i valdostani. È possibile esprimere opinioni divergenti in Consiglio, ma noi cerchiamo di non urlare perché siamo consapevoli che, per portare alla conclusione opere di questa importanza, bisogna essere chiari e seri, non solo sulla rilevanza di opere come il nuovo ospedale, ma anche sui sacrifici ai quali la comunità, la città e i lavoratori del Parini saranno chiamati».

Da sinistra il consigliere regionale di Rassemblement Valdôtain Diego Lucianaz e l’assessore alla Sanità Carlo Marzi. A sinistra, il cantiere per l’ampliamento dell’ospedale

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