Ospedale, il comitato Vallée Santé bacchetta il sindaco Gianni Nuti
«Potremmo dire che l'incontro è stato utile e cordiale, ma se entriamo nel merito siamo costretti ad aggiungere che è stato “deludente”, perché il Sindaco non è stato in grado di rispondere alle nostre sollecitazioni e, soprattutto, ha pacificamente riconosciuto di non avere gli strumenti per parlarne con dovuta competenza». Lo scrive Enzo Blessent, portavoce del comitato Vallée Santé che vuole un confronto tra l'ipotesi di ampliamento dell'Ospedale regionale “Umberto Parini” di Aosta e la costruzione di un nuovo nosocomio, fuori città. L'occasione è stato l'incontro, avvenuto martedì scorso, 1° marzo, tra il comitato e il sindaco Gianni Nuti. «Abbiamo apprezzato la disponibilità del Sindaco, ma non si è andati molto oltre», aggiunge in una nota il comitato.
Sull'ampliamento, il comitato afferma che il Sindaco sostiene di «Non aver mai visto il progetto su cui sta lavorando l'Amministrazione regionale» e che «La sua opinione è che passeranno ancora diversi anni prima che si passi alla cantierizzazione dell'area». Per Vallée Santé, sono «Osservazioni che non possono non destare quantomeno perplessità. Stiamo parlando di un intervento di grandissima importanza per la Valle d'Aosta, ma provocherà un grosso, forse enorme, impatto per la città sotto molteplici aspetti. Il fatto che il sindaco non ne sappia nulla suscita diversi interrogativi sulle relazioni fra amministrazione regionale e Comune di Aosta. Sicuramente un passaggio grave». I temi affrontati sono stati 3: il comitato ha proposto «Una visione che vada oltre al tema “ospedale sì - ospedale no” per guardare alle opportunità di sviluppo economico, turistico e culturale che potrebbero scaturire per la città se si delocalizzasse il Parini e si lavorasse su una più idonea valorizzazione dell'area museale portata alla luce dagli scavi archeologici». Secondo tema: «Le inevitabili difficoltà e i disagi per la cittadinanza (che si protrarrebbero per diversi anni) connessi all'avvio dei lavori di ristrutturazione e ampliamento del “Parini”». Infine, «Le disposizioni e il coinvolgimento dei servizi comunali rispetto alle normative da applicare per autorizzare l'atterraggio degli elicotteri in area urbana».
Per Vallée Santé, sulla valorizzazione dell’Area archeologica «Il Sindaco non ha voluto sentire ragioni: non lo ritiene un argomento di discussione. Esiste una valutazione che rende compatibile la realizzazione di un museo dentro l'ospedale e questo è per lui sufficiente, anzi, a suo avviso potrebbe diventare un’opportunità aggiuntiva per promuovere la parte museale. Noi, invece, riteniamo che per il futuro di Aosta sarebbe più lungimirante e strategico guardare oltre al problema contingente e creare le premesse per valorizzare l'area a fini turistico-culturali». Sugli argomenti tecnici, secondo il comitato il sindaco Gianni Nuti ha glissato: «L'incontro si è concluso praticamente con un nulla di fatto. Rimane la speranza, espressa dai rappresentanti del comitato, che ora del tema se ne possa occupare in modo più ampio e approfondito l'intero Consiglio comunale perché un'opera di questo genere non può essere trattata dalle istituzioni in modo così superficiale».
Il Sindaco respinge le accuse al mittente
«Sono dispiaciuto che l’incontro con i referenti del comitato “Vallée Santé non abbia soddisfatto le loro attese - è la risposta del sindaco Gianni Nuti alle bacchettate del comitato Vallée Santé - Ho cercato di spiegare ai miei interlocutori che ci sarà una ragione per cui l'ospedale si chiama “regionale”, ma con tutta evidenza non sono stato ben compreso». Quindi il sindaco Nuti commenta: «A margine, resta la delusione nel vedere, dopo due giorni, i contenuti di un confronto sereno, pacato e costruttivo, in cui credevo di aver dato risposte non fraintendibili, per contro divulgate con una deliberata volontà di manipolare dati di realtà, prima che le mie parole. Nel corso dell’incontro, infatti, ho spiegato che, quanto ai lavori per l’ampliamento dell’Ospedale regionale, l’Amministrazione comunale vigilerà e avrà a cuore 3 aspetti che rientrano nelle sue competenze: le ricadute sulla viabilità urbana, e quindi sulla mobilità dei cittadini, l’impatto urbanistico e architettonico e quello della cantieristica, affinché i disagi siano i minori possibile. Non intendo passare per ignorante o peggio menefreghista: il progetto dell’ospedale è in via di definizione, nessuno lo conosce, ma quando sarà il momento giusto, il tavolo interistituzionale già convocato in passato riprenderà i lavori con carte alla mano e qui non mancherà la voce del Comune di Aosta».