Ospedale, emergenza rientrata
«Una situazione di assoluta normalità». E’ quella che - in base a quanto riportato in una nota dell’Usl - è emersa da un sopralluogo effettuato mercoledì scorso, 10 gennaio, dai vertici della Direzione sanitaria aziendale e della Direzione medica di presidio all’interno dell’Ospedale regionale “Umberto Parini”.
Sembra quindi rientrata l’emergenza dei giorni precedenti, culminata all’inizio della settimana, quando letti e barelle erano al completo per l’accavallarsi di eventi quali l’approssimarsi del “picco” dell’influenza, la presenza in Valle d’Aosta di numerosi turisti e i disagi dovuti al maltempo.
«La recente situazione di emergenza legata alla carenza di posti letto nei presidi ospedalieri regionali, - recita ancora il comunicato dei vertici Usl - peraltro diffusa in altre regioni del Nord Italia (situazioni analoghe si riscontrate a Genova, Torino, Milano), correlata all’avvicinarsi del picco influenzale e alle straordinarie condizioni di maltempo, ha richiesto - nella giornata di martedì 9 gennaio - l’attivazione di misure straordinarie, analoghe a quelle poste in essere da altre aziende sanitarie ed ulteriori a quelle assunte nei giorni scorsi come il ricovero di pazienti stabilizzati clinicamente, ma non ancora in fase di dimissione, alla clinica di Saint-Pierre; l’attivazione di una camera composta da sei posti letto in un’ala del reparto di Ortopedia destinata a pazienti dell’area medica che non presentano situazioni di criticità e di un settore del day hospital, dedicato alla day surgery, composto da otto posti letto destinati anche in questo caso a pazienti dell’area medica in situazione non critica; la sospensione di alcuni ricoveri in elezione nell’area medica; solo in casi di comprovata assenza di posti letto, la sospensione selettiva e graduale dei pazienti in attesa di intervento chirurgico in day surgery e in elezione».
Contestualmente, è stato richiesto ai medici di famiglia di prestare ulteriore attenzione nell’invio degli assistiti presso le strutture ospedaliere.
Lo stato di allerta, monitorato quotidianamente, perdurerà fino alla fine di gennaio, in vista del picco influenzale che gli specialisti del settore si attendono per allora.