Oscar Zanin: una vita tra sport, impegno sociale, fede e famiglia

Oscar Zanin: una vita tra sport, impegno sociale, fede e famiglia
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Il suo ciuffo bianco era inconfondibile quando partecipava alle martze a pià, disciplina in cui si è cimentato prima con i colori della Libertas Challand e poi con quelli dello Zerbion, o semplicemente quando si allenava correndo lungo le strade di Aosta. Per Oscar Zanin, innamorato dello sport, il tempo sembrava essersi fermato e oltre al podismo non mancava di partecipare a Bicincittà. Nota, poi, era la sua fede granata che manifestava indossando la maglietta del Toro ogni volta che la squadra conseguiva qualche successo. Nato ad Aosta il 1° ottobre 1936, Oscar era il terzo dei 4 figli di Riccardo Zanin, minatore a Cogne poi trasferito nello stabilimento siderurgico di Aosta, e Claudia Dovigo, originari di Lonigo, in provincia di Vicenza. I suoi fratelli erano Aldo - eletto in Consiglio comunale ad Aosta per la prima volta nel dicembre 1956 con la DC e dal 1967 al 1970 Assessore supplente, scomparso nel 2010 - e Sergio - conosciuto perché carrozziere ed ex calciatore nella Juventina/Santo Stefano, nel Châtillon e nell’Aosta, mancato nel 2019 - mentre la sorella Mirella vive in Francia. Oscar Zanin iniziò a lavorare da giovane cambiando diversi impieghi prima di essere assunto al Casinò di Saint-Vincent come croupier ai giochi francesi dove rimase fino al 2001 quando andò in pensione. Dal matrimonio con Annamaria Vercellin, sposata il 2 marzo 1963 e mancata nel 2015, sono nati 7 figli: Ivana, Roberto, Paola, Lucia, Daniela, Teresa e Maria Rita. Oscar Zanin era profondamente religioso e in via Avondo, dove abitava, faceva parte del comitato di quartiere che organizzava i festeggiamenti per la Madonna di Fatima. Inoltre fu fondatore dell’Acli sport e quando una delegazione dell’associazione incontrò - l’11 febbraio 1959 - papa Giovanni XXIII, fu lui a nome di tutti a leggere, a pochi centimetri dal pontefice, una lettera dedicata al Santo Padre. Un episodio che Oscar Zanin ricordava sempre con emozione e che raccontava spesso. Successivamente fondò la Libertas con Vittorio Guerraz. In gioventù fu anche calciatore, iniziando a giocare come ala destra nella Robur, ed è stato arbitro di calcio, allenatore - frequentò il corso con Silvio Piola - e dirigente sportivo. Alla martza a pià si avvicinò all’età di 35 anni e quando vestiva i colori dello Zerbion ha raggiunto il più grande successo da podista, vincendo nella categoria amatori il campionato europeo a Ginevra sulla distanza di 25 chilometri. Donatore Avis, impegnato nell’Azione Cattolica, sindacalista Cisl, partecipò a Giochi senza Frontiere a Viana do Castello, in Portogallo, prima, e poi nel 1977 alla finalissima sul lago di Como. Oscar Zanin è mancato all’Ospedale Beauregard di Aosta all’età di 85 anni martedì 26 aprile. I funerali sono stati celebrati ieri, venerdì 29, a Sant’Orso, quindi Oscar Zanin è stato accompagnato nella chiesa parrocchiale di Lillianes per un’ultima benedizione alla quale è seguita la tumulazione nella tomba di famiglia dove riposa la moglie.

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