Orti devastati dalla grandine a Borgofranco
Il sindaco di Borgofranco d’Ivrea Fausto Francisca aveva appena fatto in tempo a riferire un blando stato d’allerta per le precipitazioni piovose dei giorni scorsi - che avevano ingrossato le acque della Dora Baltea, la cui corrente era attraversata da tronchi e detriti -, rimarcando come comunque la situazione fosse sotto controllo e i ponti di Quassolo e Baio non fossero soggetti a pericolo, che proprio nella giornata di festeggiamento per la vittoria elettorale di venerdì scorso, 21 giugno, primo giorno estivo, si è scatenato sul paese un inferno di vento e grandine.
Dalla Valle d’Aosta erano già pervenute segnalazioni di piena del fiume, che avevano fatto scattare la “fase di attenzione”. Nel pomeriggio si era tenuto un sopralluogo di sindaci, geologi, ingegneri (in presenza anche del vicesindaco della Città Metropolitana Jacopo Suppo) all’incrocio delle 2 strade provinciali a Biò, dove nei giorni scorsi era crollato un muraglione, sospinto da una massa franosa sovrastante attivata proprio dal maltempo passato, per valutare l’entità dei lavori di sicurezza da intraprendere e aprire almeno una corsia a senso unico alternato.
Poco dopo, il tempo è peggiorato sensibilmente e impetuose raffiche di vento, con scrosci di grandine, hanno spazzato il Comune e le sue località, provocando numerosi danni.
Le segnalazioni di alberi sradicati sulle strade, pali dell’illuminazione pubblica caduti, tetti scoperchiati dal vento e pali telefonici crollati sulle carreggiate hanno cominciato a moltiplicarsi, inducendo a intervenire per arginare scenari che sarebbero potuti diventare più drammatici, liberando soprattutto le strade invase da rami e pali caduti.
«Abbiamo vissuto momenti difficili. - sottolinea il sindaco Fausto Francisca - Le coltivazioni ortofrutticole hanno subito una grande batosta, praticamente abbiamo perso intere coltivazioni di zucchine, melanzane, cetrioli, angurie e meloni, e anche qualche albero da frutto è stato danneggiato nei campi. I danni sono ingenti».