Organizzato un concorso per giovani architetti per valorizzare la rocca di Châtel-Argent
La rocca di Châtel-Argent sarà oggetto di studio da parte di giovani architetti provenienti da tutto il mondo, che si sfideranno alla ricerca di soluzioni volte a valorizzare uno dei siti culturali del Gran Paradiso. Dai progetti in concorso scaturirà una mostra a Villeneuve nel corso dell’estate 2024, nell’ambito del 27esimo Gran Paradiso Film Festival, e le soluzioni più innovative verranno raccolte e pubblicate l’autunno prossimo in un volume dedicato.
L’iniziativa è organizzata da Reuse Italy, una benefit corporation che si occupa di promuovere attività culturali sul patrimonio storico architettonico italiano, attraverso il processo di riutilizzo e recupero di edifici storici meno noti, in alcuni casi abbandonati, con workshop, concorsi, mostre, documentari e pubblicazioni. Fondation Grand Paradis e il Comune di Villeneuve patrocinano l’evento con un ruolo di facilitatori dando un supporto in tutte le fasi organizzative e di promozione. Il primo passo di questa collaborazione ha dato vita a un documentario su Châtel-Argent, in cui viene raccontata la storia, l’architettura e il contesto storico delle rovine che dominano il borgo di Villeneuve. Il video è disponibile online sul canale Youtube di Reuse Italy a questo link.
Il concorso arriva per la prima volta in Nord Italia ed è aperto ad architetti, ingegneri e studenti, ai quali viene chiesto di concepire la rocca di Châtel-Argent (foto) - scelta per la tipologia di struttura e per il contesto paesaggistico naturale di alto impatto - come un luogo di rifugio per escursionisti, integrato da altri servizi pubblici e da uno spazio per il cinema all’aperto.
Il video sono già online sui canali social di Reuse Italy e di Fondation Grand Paradis: ci sarà tempo fino a giugno per presentare i progetti.
Nell’ambito del bando relativo alla sottomisura 7.6, il GAL Valle d’Aosta aveva già finanziato con un contributo di 100mila euro il progetto presentato dal Comune di Villeneuve per il «lighting design» dell’area.
L’intervento ha consentito la valorizzazione del castello e delle sue pertinenze grazie all’installazione di fari a led a luce regolabile bianca o colorata, che consentono l’illuminazione di tutto il complesso esaltando i dettagli architettonici della torre e della cappella con la relativa cinta muraria.