«Ora la grande prospettiva dell’idrogeno verde»

«Ora la grande prospettiva dell’idrogeno verde»
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Luciano Caveri (foto), Deputato, Europarlamentare ai tempi dell’acquisizione, in seguito anche Presidente della Regione, ora Assessore alle Società partecipate. La Cva di oggi in cosa è diversa da quella che si immaginava 20 anni fa quando si concretizzò l'operazione?

«Io mi sono occupato delle norme di legge - e non mi metto a citarle per non annoiare - che da metà degli anni Novanta hanno riportato in vita le competenze regionali in materia di idroelettrico, schiacciate all’epoca della nazionalizzazione del settore elettrico con sentenze della Corte costituzionale. La liberalizzazione del settore elettrico in Europa e la politica della concorrenza hanno aperto la porta dell’operazione del passaggio degli impianti idroelettrici alla Valle d’Aosta per far nascere Cva. Operazione diplomatica in cui, in piena collaborazione in particolare con la Giunta Viérin, portai anche la mia rete di rapporti politici a Roma».

Capitolo concessioni: la scadenza - il 2029 - si avvicina. Perchè la soluzione può arrivare dalle norme di attuazione?

«Perché la norma di attuazione è una legge “rinforzata” che consente spazi per meglio definire il futuro, che sia la gara pubblica oppure altre soluzioni. Bisogna intanto augurarci che si possa, con motivazioni fondate, rinviare la data di scadenza per permettere anche i notevoli investimenti di ammodernamento delle centrali ormai “vecchie”».

Cva spesso funziona da «salvadanaio» per le varie emergenze, a partire da quella «Casinò» un paio di anni fa. Così non si rischia di impoverire un patrimonio della Regione?

«È avvenuto in passato e dunque è ormai un fenomeno su cui è inutile tornare. Quel che conta è sapere che la ricchezza del nostro oro bianco consente di avere un’azienda florida, indispensabile per la nostra economia. Certo bisogna avere gli spazi giuridici - per questo va modificata la legge Madia - per consentire a Cva di crescere anche fuori Valle nel settore delle rinnovabili».

Quali nuovi spazi si aprono?

«Il collega assessore Luigi Bertschy sta seguendo, anche con la mia collaborazione, la grande prospettiva dell’idrogeno verde. La Valle può essere il luogo ideale per questo combustibile e per il suo sviluppo. Una pista essenziale per l’avvenire di Cva e per il nostro sviluppo regionale».

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