Operazione Gran Baita, nessun reato: assolti
Il Giudice delle indagini preliminare di Aosta ha assolto giovedì scorso, 11 febbraio, “perché il fatto non è previsto dalla legge come reato” l'ex presidente della Cervino Spa Federico Maquignaz, 53 anni, di Valtournenche, ed Ezio Colliard, 65 anni, di Hône, in qualità di rappresentante legale della Valdostana impresa costruzioni-Vico. Erano imputati per concorso in turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. La Procura aveva chiesto 8 mesi di reclusione per ciascuno. L'inchiesta riguarda il presunto accordo per la cessione dell'albergo Gran Baita a Breuil Cervinia, venduto nel 2016 dalla Cervino Spa per 1 milione 570mila euro alla Vico di Ezio Colliard. L'imprenditore, insieme ad altre persone, aveva poi costituito una nuova società - La Gran baita Srl - che nel novembre 2018 aveva rivenduto l'immobile a 4 milioni 350mila euro senza - sostiene la Procura - effettuare alcun lavoro. Secondo l'accusa il tutto era avvenuto con «Accordi, collusioni e mezzi fraudolenti», turbando «La regolarità della procedura di vendita» o «Il procedimento diretto a stabilire il contenuto del bando» per «Condizionare le modalità di scelta del contraente garantendo alla Vico Srl l'aggiudicazione con relativi ingenti vantaggi economici». Secondo l'accusa il 17 marzo 2016 la Cervino Spa - partecipata all'86 per cento da Finaosta - aveva trasmesso un invito a presentare offerte a 9 soggetti. Il termine - ipotizzano gli inquirenti - era brevissimo, fissato al 21 aprile dello stesso anno. Inoltre non era stato indicato alcun prezzo base per l'immobile, nonostante la stima di Finaosta, nel maggio 2016, fosse di 2 milioni e 58mila euro. Nato negli anni Trenta come grande albergo, l’Hotel Gran Baita era stato semidistrutto da un rogo nel 1973 e fino a qualche anno fa ospitava alcuni uffici. L'avvocato Corrado Bellora, difensore di Federico Maquignaz, sottolinea che «La Cervino spa, essendo una partecipata pubblica, non è un ente pubblico. Quindi non risponde dei reati contro la pubblica amministrazione e una turbativa d'asta organizzata da una pubblica amministrazione non può essere applicabile a una società privata, perché la Cervino è una società per azioni». Inoltre il legale agguinge che «L’operazione non aveva alcun profilo di illegittimità, perché la compravendita era assolutamente regolare». Ezio Colliard era difeso dall'avvocato Monica Atzei. Le motivazioni della sentenza del giudice Giuseppe Colazingari sono attese entro 90 giorni. Il processo si è svolto con il rito abbreviato.