Operaio morì travolto dalla rampa di un rimorchio Quattro persone a giudizio per omicidio colposo
La Procura di Aosta ha chiesto il rinvio a giudizio per omicidio colposo di 4 persone nell'ambito dell'inchiesta relativa alla morte di Salvatore Esposito, 61 anni, di Nus.
L'operaio era stato travolto dalla rampa di un semirimorchio a Chambave il 3 marzo 2022, un giovedì.
Il Gup ha rinviato a giudizio Franco De Filippi, 81 anni, amministratore della società del cuneese che costruì il semirimorchio, accusato di aver messo in commercio un veicolo affetto da vizi di costruzione.
Hanno chiesto il rito abbreviato condizionato Carmela Anna Esposito, Daniela Vona e Simone Vona, amministratori dell'azienda valdostana per la quale lavorava la vittima. Per loro 3 l'accusa è di mancata valutazione del rischio e mancata formazione del lavoratore. La prossima udienza è in calendario venerdì 19 gennaio.
Secondo la consulenza tecnica disposta dal pm Francesco Pizzato, alla base dell'incidente ci sarebbe stato il cedimento di una saldatura della rampa del semirimorchio. Salvatore Esposito si trovava vicino all'autoarticolato su cui avrebbe dovuto essere caricata una pala meccanica quando è stato colpito e schiacciato. Era poi morto poco dopo il ricovero in ospedale. Dagli accertamenti è emerso anche che il mezzo non era stato sottoposto a revisione, e che Salvatore Esposito non era assunto in maniera regolare. La Procura ritiene che i datori di lavoro non avrebbero messo in atto tutte le procedure per evitare l'incidente, soprattutto non avevano redatto quelle da seguire per quel tipo di lavoro.