Operaio morì a Pré-St-Didier A processo il datore di lavoro

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Giovedì scorso, 22 settembre, la Procura di Aosta ha chiesto la condanna a 6 mesi di reclusione per il datore di lavoro dell'operaio che morì il 12 febbraio 2021 a Pré-Saint-Didier.

Giuseppe Dagostino, 43 anni, originario di Catanzaro e residente ad Aosta, precipitò per oltre 160 metri dopo essere scivolato da una scarpata nelle vicinanze del cantiere dove stava lavorando.

Secondo l'accusa Angelo Camputaro Lavorgna, 61 anni, di Saint-Vincent, imputato per omicidio colposo, in qualità di amministratore unico della società per cui lavorava Dagostino, non aveva attuato tutte le norme di sicurezza previste dalla normativa: in particolare - in base alle indagini coordinate dal pm Francesco Pizzato - il lato del cantiere da cui era precipitato il lavoratore non era dotato di adeguate protezioni.

«Noi sosteniamo - dichiara l'avvocato Corrado Bellora, difensore dell'imputato - che non c'è alcun tipo di responsabilità ma che si è trattato di una tragedia, di una tragica fatalità, ma senza alcuna responsabilità del datore di lavoro. Questo signore ha scavalcato una recinzione e si è recato in una zona che è al di fuori di quella dove doveva lavorare. Per cui ho chiesto l'assoluzione».

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