Omicidio Bétemps, sequestrato il telefonino di un vicino di casa

Omicidio Bétemps, sequestrato il telefonino di un vicino di casa
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Potrebbero essere in prossimità di una svolta le indagini della Squadra Mobile di Aosta sull’omicidio di Giuseppe “Pino” Bétemps. Il corpo ormai privo di vita del pensionato di 72 anni fu scoperto nella cantina della sua abitazione a Sorreley di Saint-Christophe, la mattina di martedì 19 ottobre scorso. Lunedì 9 maggio l’abitazione di un vicino di casa - che non è indagato - è stata perquisita. Gli inquirenti sono alla ricerca di elementi riconducibili al delitto - classificato come omicidio volontario - che potrebbero emergere dall’analisi del suo telefonino, esaminando i contatti avuti nei giorni precedenti all’assassinio. L’ipotesi al vaglio degli investigatori della Questura di Aosta, coordinati dal sostituto procuratore Giovani Roteglia, è che il vicino possa avere avuto un ruolo, anche inconsapevole, nell’omicidio. Per esempio fornendo informazioni sul patrimonio di Giuseppe Bétemps che potrebbero aver suscitato l’attenzione di qualche balordo a caccia di denaro facile.

Il cadavere era stato rinvenuto con una corda intorno al collo. L’autopsia disposta dalla Procura aveva rivelato altri particolari - oltre al fatto che il 72enne era deceduto da almeno 4 giorni - che avvalorano la tesi dell’omicidio rispetto a quella del suicidio. Gli ulteriori accertamenti medico-legali hanno infatti rilevato delle ferite alla nuca, oltre alla frattura di un polso e del naso. La corda, attorno al collo, potrebbe essere stata utilizzata per “finire” il pensionato. L'autopsia non ha saputo dire però con certezza quale sia stata la causa del decesso. Durante la perquisizione dell'appartamento di Giuseppe Betemps erano stati trovati anche 1.500 euro in contanti. Erano i soldi che i killer cercavano e che non hanno trovato?

L'allarme era stato dato dai vicini di casa che erano intervenuti a prestare soccorso al fratello della vittima, Franco, 68 anni, ora ricoverato all’Ospedale regionale “Umberto Parini” di Aosta. L'uomo, disabile, era stato trovato privo di sensi, infreddolito e denutrito, sulla porta di casa. Solo dopo, era stato scoperto il cadavere steso a terra in cantina. Dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona sembrerebbe non sia emerso nulla di utile alle indagini. La vittima faceva una vita piuttosto solitaria, quasi da eremita ed è per questa ragione che sembra un omicidio privo di movente, surreale. Aveva sempre rifiutato l'aiuto degli assistenti sociali per il fratello, non voleva nessuno. Qualche settimana prima del delitto, Giuseppe Bétemps aveva sorpreso in casa un ragazzo che forse stava cercando di rubare e lo aveva cacciato. La dimora dei fratelli Bétemps versa nel più completo disordine ed è invasa dai rifiuti. Una situazione che non facilita gli accertamenti da parte degli inquirenti. Insomma, il quadro complessivo presenta ancora diverse zone d’ombra, per questo motivo del caso è stata investita anche la Polizia scientifica di Torino.

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