Ombre cinesi sul Tor des Géants «Marchio alla Kailash? No, è nostro»
La neve caduta nelle prime ore di sabato scorso, 17 settembre, che complice pure il vento in quota ha determinato la chiusura anticipata del Tor des Géants e l’annullamento del Tor30 Passage du Malatrà ha forse messo la parola fine alla gestione valdostana della manifestazione. Difatti, voci sempre più insistenti hanno accompagnato la settimana del Tor e pure i giorni seguenti, annunciando la cessione del format ad una società che opera in Cina, addirittura commentando le cifre, visto che si parla di un esborso di 3 milioni di euro. La vendita dei diritti del marchio potrebbe anche significare l’abbandono dell’abituale terreno di gara del Tor, cioè le montagne della Valle d’Aosta, per trasferire la manifestazione in un altro luogo. Tra le candidate all’acquisto il nome che ricorre è quello di Kailash. «Il marchio Tor des Géants è di proprietà dei VdA Trailers e credo che lo sarà per sempre. Kailash è un nostro sponsor, e niente di più."», taglia corto Alessandra Nicoletti, presidente della società che organizza l’ultratrail, che con queste parole smentisce le voci secondo cui il Tor sarebbe già passato di mano. «Assolutamente no. - ribadisce - Kailash collabora con noi da quest’anno, è un nostro partner, punto. Non è nostra intenzione vendere il marchio». Nelle scorse settimane però è rimbalzata la notizia della riapertura della trattativa con la Regione, un segnale interpretato da parecchi appassionati come un interessamento affinché il marchio non finisca in altri contesti. «Il Tor è nostro al cento per cento. Con l’Amministrazione regionale - conclude Alessandra Nicoletti - parliamo tutti gli anni, perchè collaboriamo nell’organizzazione della gara. Sul contenzioso relativo alla titolarità del marchio la questione è in stand by da anni. Noi non abbiamo nessuna fretta. Se a un certo punto la Regione volesse rivendicare la titolarità del marchio, ne parleremo. Ma ora immagino abbiano altre preoccupazioni».