Ollomont, la rassegna Combin en Musique torna tra concerti e promozione del territorio
Scalda i motori la macchina organizzativa della rassegna estiva Combin en Musique curata dall’associazione Combin en Arts. Di quest’ultima fa parte l’ex vicesindaca di Ollomont Simona Oliveti con il direttore artistico e vicepresidente Federico Bagnasco, oltre al padre e al fratello di quest’ultimo, rispettivamente Marcello - che ne è il presidente - e Francesco. Nel direttivo sono inoltre presenti Roberto Dini, Christian Toma, Giulia Dandria e Maria Teresa Barberis. Il programma di massima è già stato messo a punto ma prima della sua ufficializzazione - prevista all’inizio di giugno - vige ancora una comprensibile riservatezza dato che devono essere confermati alcune iniziative in funzione delle risorse disponibili. Tuttavia i concerti dovrebbero essere 12, da sabato 10 luglio a sabato 28 agosto. Oltre a Ollomont, questi si terranno a Valpelline e a Doues. «Intanto, vista la situazione che stiamo vivendo, - sottolinea con entusiasmo Simona Oliveti - è già una buona notizia che la quarta edizione di questo festival, che abbina concerti di musicisti affermati alla promozione del nostro territorio, si farà. È un progetto a cui teniamo molto e che in tempi cosi difficili come quelli attuali a causa della pandemia vuole lanciare anche un messaggio di speranza e di ripresa». La proverbiale carne al fuoco è tanta per una proposta che vuole essere assolutamente originale. «Portiamo buona musica in luoghi che il pubblico potrà scoprire sotto tanti aspetti. - prosegue Simona Oliveti - Per esempio uno degli appuntamenti sarà ospitato all’alpeggio Farinet nella conca di By dove tecnici dell’Institut Agricole Régional illustreranno il progetto per la Fontina di alpeggio prodotta con latte di mucche alimentate solo da foraggi naturali». Insomma, anche quest’anno musica, enogastronomia e cultura andranno a braccetto. «Infatti alcuni eventi saranno dedicati alla storia delle miniere di rame di Ollomont e di Valpelline - annuncia Simona Oliveti - In particolare, martedì 10 agosto, nella notte di San Lorenzo, proporremo una passeggiata notturna con la guida naturalistica Roberto Giunta che illustrerà le caratteristiche dell’ingresso della miniera di Ollomont prima del concerto sotto le stelle». Le novità, però, saranno anche altre. «Compatibilmente con i fondi disponibili, avvieremo un progetto in collaborazione con il maneggio di Ollomont - afferma Simona Oliveti - per coniugare la musica con l’attività equestre. L’idea è di un evento della durata di una settimana legato alla didattica, al termine del quale vi sarà una dimostrazione dei risultati raggiunti. Inoltre si potranno raggiungere i luoghi dei concerti con i cavalli del maneggio ma anche a piedi con gli istruttori dell’associazione Nordic Walking di Valpelline oppure noleggiando mountain bike tradizionali o a pedalata assistita». In una quadro così ricco non mancherà l’attenzione ai diversamente abili grazie al coinvolgimento della Cooperativa C’era l’Acca che «A seconda del tipo di disabilità - precisa Simona Oliveti - segnalerà agli spettatori il livello di accessibilità ai concerti indicando il percorso più adatto per raggiungere le località che ospitano gli spettacoli musicali». Combin en musique rinnoverà la collaborazione con altre 2 rassegne, ovvero Chamoisic e MusiCogne, e ha stretto un’alleanza con il Conservatorio di Aosta, i cui allievi saranno protagonisti di una delle date in cartellone. «Avremmo voluto allargare la rassegna ad altri Comuni della nostra vallata. - ammette Simona Oliveti - Purtroppo, a causa dell’emergenza sanitaria, abbiamo rinunciato, perché avremmo dovuto avere precedentemente degli incontri per organizzare gli eventi. Tuttavia questa è una prospettiva che resta valida per le prossime edizioni».
Il direttore artistico di Combin en Musique Federico Bagnasco è originario di Genova e insegna al Liceo Musicale di Torino, città in cui vive. È però molto legato a Ollomont fin da bambino perché suo padre Marcello, medico genovese, vi ha costruito la casa per le vacanze. «In questi anni il Festival è sicuramente cresciuto sia qualitativamente che quantitativamente. - osserva Federico Bagnasco - Purtroppo, a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia da Coronavirus, non possiamo riproporre i laboratori come nelle prime 2 edizioni. È comunque una rassegna che mira a far scoprire il territorio a un pubblico curioso nel quale rientrano pure le famiglie. Insomma Combin en Musique può essere associato al turismo lento e non di massa, quello rispettoso della natura e che non insegue i grandi eventi. Per questo motivo la formula 2021 ricalca quella collaudata degli anni precedenti con un riscontro da parte degli spettatori che giudichiamo più che soddisfacente».