Olimpiadi di matematica, alla finale nazionale Rémi Roux e Stefano Bianco del Liceo Bérard

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Le Olimpiadi di matematica tornano alla normalità, a partire dal periodo dell’anno in cui si svolgevano anche prima dell’emergenza sanitaria, all’inizio del secondo quadrimestre. Dopo le prime due selezioni, si guarda alle finali, che dovrebbero svolgersi a Cesenatico, in presenza, giovedì 5 maggio. Intanto la trentina di candidati valdostani ha dovuto misurarsi prima nella gara Distrettuale degli individualisti e poi, a Torino, nella competizione per la qualificazione alla semifinale della gara a squadre mista. La prima prova si è svolta online giovedì 24 febbraio: 14 quesiti e 3 problemi dimostrativi non facili soprattutto quello di geometria. I partecipanti erano la maggior parte alunni del Liceo scientifico Bérard e 5 del Liceo delle Scienze umane e Scientifico Regina Maria Adelaide di Aosta. Hanno superato la prova e si qualificano per la finale Nazionale Rémi Roux di quarta e Stefano Bianco di seconda del Bérard, che completano così i 2 soli posti definiti per la Valle d’Aosta.

«Le quote sono stabilite dai risultati nelle edizioni precedenti - spiega Orianna Cremonese, la professoressa che li segue e li prepara - e negli ultimi tre anni sono passate da uno a due grazie alle medaglie d'argento di Girardi e Scoffone del 2018 e 2019».

Alla semifinale a squadre mista, venerdì 11 marzo sempre online, la gara del polo di Torino per la qualificazione ha visto la partecipazione di 7 ragazzi del Bérard: Angelo Peruzzi di quinta, Rémi Roux di quarta e Josette Mosca, Tommaso Frediani ed Edoardo Motto Ros di Terza, Stefano Bianco e Alessandro Colacioppo di seconda. Hanno conquistano la 15esima posizione su 21 squadre con 745 punti e avendo risolto 11 problemi su 21. «Sono a metà classifica - commenta Orianna Cremonese - non si qualificano perché passavano solo le prime sette ma è comunque buon risultato. C'è ancora molto da lavorare, soprattutto sulla geometria, anche se abbiamo fatto allenamenti tutte le settimane, un po' in presenza e quando non era possibile anche a distanza».

«Le OliMat sono un progetto molto impegnativo sia per i partecipanti sia per l'organizzazione ma ne vale la pena, - conclude l’insegnante - valorizza i più meritevoli, stimola allo studio della matematica e aggrega i ragazzi su temi non convenzionali e altamente formativi. Sono ormai una decina d'anni che seguo i ragazzi in questa avventura che li appassiona molto, soprattutto la gara a squadre: mi sembra un sogno vedere gruppi di ragazzi che si ritrovano liberamente e volontariamente per fare della matematica ad alto livello, usando il loro tempo libero senza un cellulare in mano, che si confrontano, discutono e lavorano insieme».

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