Oggi, sabato, si inaugura la rete di piste ciclabili: è costata ben 4 milioni

Oggi, sabato, si inaugura la rete di piste ciclabili: è costata ben 4 milioni
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Oggi, sabato 21, alle 11, con ritrovo in via Festaz davanti al Centro Saint Benin, viene inaugurata la rete di piste ciclabili di Aosta. L’evento è aperto al pubblico e sono presenti il sindaco Gianni Nuti, la Giunta comunale, i vertici dell’Aps, alla quale è stata affidata gran parte dell’organizzazione della settimana della mobilità, e i rappresentanti della Fiab. Ragazzi e ragazze facenti parte di scuole di Mountain Bike partono in bicicletta da Mont Fleuri per raggiungere, lungo il tracciato della ciclabile, a gruppi di 10, il luogo di inaugurazione. Anche un rappresentante della Polizia Locale segue il percorso impartendo loro le indicazioni di un corretto utilizzo della nuova infrastruttura. Ma quali sono i "numeri" della rete ultimata? «Si tratta di circa 15 chilometri di percorso, - risponde l’assessore ai Lavori pubblici Corrado Cometto - dei quali 2,6 in sede propria e il resto tra ciclopedonale, zone 30, ZTL e bike lane. I progettisti, in accordo con l’Amministrazione comunale, hanno cercato le migliori soluzioni per garantire la massima sicurezza possibile, compatibilmente con gli spazi a disposizione, minimizzando l’impatto su strade, parcheggi e aree verdi. Ove possibile è stato realizzato un percorso dedicato che, indubbiamente, è la soluzione più sicura, ad esempio in corso Battaglione Aosta, via Cesare Battisti, via Monte Vodice, piazza Plouve, ad esempio. Diversamente si è optato per soluzioni miste, e cioè le ciclopedonali come in via Festaz o in corso Ivrea. Poi si scende alle corsie ciclabili come in via de Pailleron: si tratta di spazi delimitati da semplice partizione cromatica che solo nel caso di presenza di bici non possono essere occupati dalla auto. Se non vi è presenza di biciclette le auto possono occuparle. La soluzione è stata limitata a brevissimi tratti in ragione del condizionamento sul traffico automobilistico. E ancora le zone 30, come in via Torino. Tale scelta è stata dettata dalla necessità di salvaguardare 4 dehors di altrettanti bar. Un compromesso necessario per coniugare la mobilità sostenibile alle esigenze degli operatori commerciali, assunta in seguito di una richiesta posta in maniera collaborativa da parte dei rappresentanti di Confartigianato. L’infrastruttura è stata arricchita da una serie di dispositivi per la sosta sicura quali velostazioni gratuite, nei parcheggi Parini e De La Ville, oltre a quella del Mont Fleuri realizzata dalla Regione, bike boxes in piazza San Francesco, nel parcheggio Carrel e in piazza Ducler - gratuiti se utilizzati giornalmente - e archetti, sparsi lungo l’asse est ovest della ciclabile, nei pressi del centro storico e dei principali poli attrattori, alle poste, alla Biblioteca regionale, a Palazzo regionale e all’Inps, ma anche in zone più periferiche, ad esempio al Palaindoor. Lo stanziamento sfiora, Iva e spese tecniche comprese, i 4 milioni di euro».

L'Amministrazione comunale ha in programma iniziative per incentivare l'uso della rete di piste ciclabile? «È in corso la settimana della mobilità sostenibile - risponde l’assessore Corrado Cometto - durante la quale si promuovono comportamenti virtuosi. Durante il convegno di lunedì scorso esperti di tutta Italia hanno illustrato chiaramente e con forza i vantaggi della mobilità attiva. Abbiamo anche in atto una campagna informativa con manifesti che, in maniera simpatica e fresca, promuovono la bicicletta quale mezzo di trasporto in città. Se avremo altre risorse economiche valuteremo altre azioni».

L’assessore Corrado Cometto conclude: «Un progetto partito quasi 10 anni fa che ha trovato gambe finanziarie durante la scorsa consigliatura. Noi siamo gli attuatori finali, abbiamo approvato le 2 ultime fasi progettuali e abbiamo l’onore di tagliare il nastro. Una nuova infrastruttura che integra l’offerta di trasporto della città e avvicina Aosta alle città italiane più evolute e a quelle europee. Qualcuno pensa che vogliamo mandare tutti in bicicletta: ognuno farà, evidentemente, ciò che vuole. Quanto meno abbiamo garantito ai cittadini la possibilità di scegliere il mezzo di trasporto più adatto allo spostamento da effettuare e di muoversi in sicurezza anche in bici. La rete è stata studiata in modo che da ogni punto della città non si percorrono più di 250 metri per raggiungerla e muoversi in sicurezza. La realizzazione di queste infrastrutture è sempre accompagnata da polemiche poiché si inserisce in contesti delicati e cristallizzati. Basta aprire Internet e mettere qualche parola chiave per vedere cosa succede in tutta Italia; contestazioni ovunque. Siamo certi che la nuova infrastruttura faciliterà lo spostamento spicciolo e la commissione “mordi e fuggi” e manifesterà a breve il suo influsso positivo anche a favore del commercio al dettaglio e della ristorazione, oltre che per la salute di chi sceglierà una mobilità più attiva».

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