Oggi, sabato 15, otto compagnie in scena a Châtillon per la Fita di Téatro
Il padiglione a Perolle di Châtillon accoglie oggi, sabato 15 ottobre, la Fita di Téatro, il concorso di teatro in patois rivolto alle compagnie teatrali in seno alla Fédérachòn Valdoténa di Téatro Populéro. L’evento verrà è organizzato in collaborazione con l’Amministrazione comunale.
Sul palco, a contendersi il Trofeo 2022, salgono 8 compagnie: La Cabàla di Ayas, La Compagni dou Beufet di Arnad, Le Digourdì di Charvensod, Le Beurt et Boun di Pollein, Le Gantaléi di Valgrisenche, Le-S-Ami dou Patoué di Nus, Tan Pe Ri-Ye di Saint-Marcel e Lo Trèn di Verrayes.
A partire dalle 16 gli attori si esibiscono in sketch della durata massima di 10 minuti ciascuno sul tema “Cattro é cattro ouet” (In quattro e quattr’otto). Dopo le rappresentazioni la giuria consegna il premio, il trofeo in legno che passa ad ogni edizione dalla compagnia vincente precedente a quella attuale, dopo aver valutato ogni singola pièce per recitazione, ritmo, qualità del patois e originalità della trama, utilizzo degli oggetti messi a disposizione e tempo utilizzato. «Siamo soddisfatti per essere riusciti a riproporre la Fita di Téatro. Un rendez-vous atteso che è un occasione sia per coinvolgere ed unire le compagnie, sia perché si propone come una sana e divertente competizione teatrale - dichiara Yro Porliod, presidente della Fédérachòn Valdoténa di Téatro Populéro - Oltretutto siamo molti contenti che questo ritorno, dopo 3 anni, vada in scena a Châtillon, paese che ha visto nascere la Fédérachòn Valdoténa di Téatro Populéro nel giugno 1979 e dove attualmente ha sua sede legale. Un grazie in primis all’amministrazione comunale di Châtillon e alle 8 compagnie che si mettono in gioco, più il mio grazie personale a tutti componenti del direttivo Fédérachòn che si sono dati da fare per organizzare al meglio l’evento». La manifestazione è nata con la prima rappresentazione teatrale a Ozein il 21 settembre 1986 e dall’edizione 2009 ha cadenza biennale. L’ultima è andata in scena nel 2019, ma era saltata nel 2021 a causa dell’emergenza sanitaria.