Oggi, sabato 11, l’Area megalitica riapre al pubblico con tante novità
Visite gratuite nella prima settimana, aula immersiva, suoni e luci adatti a creare la giusta situazione per ammirare i reperti. L’Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans ad Aosta riapre ufficialmente oggi, sabato 11 novembre, finalmente nella sua veste migliore, moderna, raffinata innovativa, un Parco archeologico d’eccellenza. Gli spazi sono stati interamente riallestiti, le aree sono raddoppiate, da 5 a 10, e hanno trovato una collocazione degna le stele antropomorfe, fiore all’occhiello dell’archeologia in Valle d’Aosta. A fare gli onori di casa, nell’anteprima per giornalisti delle testate locali e nazionali di ieri, venerdì 10, sono stati 2 dei custodi del progetto. La soprintendente ai Beni culturali Cristina De La Pierre ha sottolineato che «Parco e museo archeologico contengono molti esperimenti di conciliazione: sono un laboratorio sperimentale per ingegneria, biologia e antropologia. E’ stata messa in atto una revisione del concetto di museo, appoggiando nuove teorie per migliorare la lettura delle vestigia archeologiche e permettere alla cittadinanza di avvicinarsi ad esse, accrescendo la propria cultura. I lavori sono iniziati nel 2007, partendo dagli studi di Franco Mezzena, e secondo il progetto dell’architetto torinese Massimo Venegoni e dello Studio Dedalo, per rendere il museo vivo e impostato per il futuro». «La grandiosità e la ricchezza di un sito come l’Area megalitica fanno di Aosta una capitale del megalitismo europeo. - dichiara l’assessore regionale ai Beni e alle attività culturali Jean-Pierre Guichardaz - Con l’apertura di questo sito, allestito secondo standard decisamente elevati, si arricchisce il sistema dell’offerta culturale regionale di un gioiello di portata internazionale che, oltre ad impreziosire il patrimonio archeologico cittadino, conferma e rafforza l’identità storico-culturale di un territorio alpino di confine, da sempre luogo di incontro, scambio e contaminazione culturale».
L’area Megalitica “comme il faut”
Gli accorgimenti per la totale insonorizzazione degli ambienti dal traffico esterno, le astuzie architettoniche per cogliere anche dalle gallerie laterali il prezioso nucleo archeologico e la scelta dei materiali sono stati sottolineati dal responsabile scientifico Gianfranco Zidda, che con Cristina De la Pierre ha raccolto l’eredita dei precendenti soprintendente Roberto Domaine e dirigente Gaetano De Gattis, che hanno curato i lavori fino al recente pensionamento.
L’ingresso si apre, come previsto fin dall’inizio dal progetto, all’incrocio fra Corso Saint-Martin-de-Corléans e via Mus, dove loghi e luci indicano la presenza dell’area e una doppia porta segna il limite tra il rumore esterno del traffico e i suoni all’interno. Torna infatti, in eventi ed ambienti, la composizione che il violoncellista Giovanni Sollima ha dedicato all’Area megalitica nel 2021 e che viene riproposta e reinterpretata anche con altre formazioni musicali. Una prima galleria introduce ai temi del Parco archeologico: a destra, feritoie aprono la vista in una anteprima della spianata centrale, cuore del riallestimento degli scavi, mentre a sinistra una scelta di dettagli ingranditi annuncia le particolarità che si incontreranno nel percorso di visita, dalle prime arature sacre fino ai ritrovamenti di epoca romana e medievale.
Attraversato il book shop, ci si avventura in un viaggio lungo la “rampa del tempo”, dove gli anni, a ritroso, sono proiettati sul pavimento e sui lati e attorno sono posizionati richiami, tridimensionali o in realtà aumentata, ai simboli dell’epoca, dagli anni 2000 al 4000 avanti Cristo. Si attraversano muri di terra, come hanno fatto gli archeologi che hanno scoperto i preziosi reperti, e ci si affaccia sul santuario preistorico, di cui si coglie l’imponenza nella spianata, piccola rispetto alla magnificenza che doveva caratterizzare l’area, e i dettagli: le nuove arature, visibili attraverso vetrate e i corridoi che portano al nuovo allestimento. In mezzo, sorge un mondo nel mondo, la sala immersiva in cui ci si può lasciare avvolgere dalle musiche di Sollima e dalle immagini che scorrono nell’anfiteatro di schermi. Fa il paio l’altra sala, dedicata al relax, sul lato di fronte e al primo piano, dove i visitatori possono sedersi nelle poltroncine con vista sul sito.
Sempre nel piano interrato, si può raggiungere una “sala civica”, destinata alla fruizione da parte della città, e ad altri spazi in cui saranno ospitate mostre temporanee ed eventi.
Sono interamente riorganizzati i percorsi che ricostruiscono i ritrovamenti, e gli approfondimenti su essi, dei pali sacri, dei ritrovamenti di epoca romana, dato che sul sito era stata successivamente stata ricostruita una villa, e di epoca medievale, più complessa da ricostruire dopo le importanti asportazioni di terreno negli anni Ottanta.
L’area tra le più spettacolari, e attese, è quella dedicata alle stele: una sfilata di bellezze preistoriche, uniche nel loro genere e rispetto ad altri ritrovamenti. A differenza di quelle di Sion, per esempio, non hanno caratterizzazione sessuale, in cambio presentano una grande raffinatezza nelle decorazioni, ricostruite da specialisti, e la particolarità della ricostruzione della loro disposizione.
Gli appuntamenti
A partire da oggi, sabato 11 novembre, dopo un anno di chiusura, riprendono le visite all’area megalitica: sabato e domenica, vengono proposte visite guidate gratuite, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18, a cura degli archeologi della Soprintendenza per i Beni e le attività culturali. Oggi, sabato 11, alle 21, e domani, domenica 12, alle 18.30, la Scuola di Formazione musicale di Aosta propone inoltre 2 eventi musicali a partire da un brano originale, composto appositamente per l’Area dal noto violoncellista Giovanni Sollima, Saint-Martin-de-Corléans. Da lunedì 13 a domenica 19 novembre, per tutta la prima settimana di apertura, saranno organizzate visite accompagnate gratuite con orario continuato dalle 10 alle 18.
Seguirà un ricco calendario di appuntamenti rivolti ad adulti e bambini fino a fine dicembre 2023: conferenze, attività ludico-didattiche, approfondimenti e visite guidate con sperimentazione della realtà virtuale grazie a particolari visori VR. Si possono consultare sul sito https://valledaostaheritage.com/events/riapre-aosta-megalitica/ e sulla nuova app Aosta digitale, che sarà presentata martedì 28 novembre alle 17 nella sala civica.