Oeuvre Choisie, una selezione delle opere migliori della Foire

Oeuvre Choisie, una selezione delle opere migliori della Foire
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L’Artisanà continua il suo ruolo di promotore del savoir-faire artigianale e di salvaguarda del patrimonio artigiano le cui produzioni, frutto di una tradizione secolare, sono portatrici di conoscenze materiali e immateriali, radicate nei territori di appartenenza e difficilmente replicabili altrove. Esse vengono commercializzate nelle Boutiques e nei Corner con prodotti certificati dal marchio dell’Ivat che ne attesta la provenienza e l’autenticità e sostenute nei “Musei de l’Artisanà” per trasmettere alle future generazioni, saperi e gestualità unici e sempre in divenire.

Espace l’Artisanà

All’interno del padiglione allestito in piazza Plouves ad Aosta l’Ivat proporrà l’Espace L’Artisanà in collaborazione con la Rai. «Un luogo all’interno dell’Atelier des métiers che vuole rappresentare un punto di riferimento per l’artigianato valdostano presente alla Foire - dichiara il presidente dell’Ivat Ermanno Bonomi - che possa promuovere e mettere a valore per il grande pubblico di appassionati la ricchezza artigianale rappresentata da Ivat in tutte le sue forme e missioni. Sarà l’occasione per conoscere le novità e le strategie che l’Ente persegue al fine di valorizzare al meglio l’importante lavoro degli artigiani».

Oeuvre choisie

Il Museo dell’artigianato valdostano di tradizione di Fénis ripropone l’iniziativa Oeuvre Choisie giunta alla sua ottava edizione. Alle prime luci dell’alba di martedì prossimo, 30 gennaio, la direttrice dell’Ivat e conservatrice responsabile del Museo Nurye Donatoni inizierà la sua visita dei banchi per individuare le opere ritenute più significative, segnalando a quanti visiteranno la Foire de Saint Ours i manufatti che, per le loro caratteristiche, rappresentano il fil rouge ideale tra passato e presente dell’artigianato tradizionale valdostano.

I materiali utilizzati, le tecniche di lavorazione, la gradevolezza estetica, il rispetto delle proporzioni e la semplicità del prodotto, sono gli elementi principali su cui si basa la valutazione, in un mix ben combinato che permetterà ai cultori di questo mondo di verificare come ancora oggi, aggirandosi tra i mille banchi della Foire, sia possibile per l’occhio attento, trovare autentiche chicche del savoir-faire locale.

Le opere scelte verranno contrassegnate in modo evidente da un apposito cartoncino rosso, raffigurante il logo de L’Artisanà. Agli artigiani sarà chiesto di non vendere l’oggetto, ma di metterlo a disposizione del Museo che si impegna ad allestire un’apposita iniziativa espositiva, garantendo cosi? la naturale continuità tra la propria esposizione di manufatti del passato risalenti alla fine del 1500 ed opere contemporanee, nel solco di una tradizione che si rinnova ed in continuo divenire, mentre le opere e gli artigiani diventano protagonisti, entrando di diritto nella storia del nostro artigianato.

Aperture straordinarie

Durante il periodo della Foire le Boutiques de l’Artisanà e il Museo dell’artigianato valdostano di tradizione - con orario dalle 10 alle 17 - saranno aperti al pubblico per offrire in modo concreto e coerente il massimo di opportunità ai tanti interessati, addetti ai lavori, artigiani e visitatori, tutti protagonisti di questa grande festa dell’artigianato valdostano di tradizione.

Maschere tra i banchi

A seguito della prima mostra biennale inaugurata alla Maison de l’Artisanat International di Gignod “Maschere e... artigianìa dal mondo”, l’Ivat presterà particolare attenzione alle maschere esposte tra i banchi, analizzando i risultati di un’attività svolta nello scorso settembre. Diversi artigiani valdostani infatti hanno partecipato all’Atelier organizzato dal centro espositivo Main, in collaborazione con il Consorzio dei Mascherai Alpini del Triveneto, per la produzione di maschere lignee indossabili, per riportare in auge un oggetto che stava lentamente andando perdendosi sia nella nostra cultura artigianale sia in quella carnevalesca.

Premi e giurie

L’Ivat sarà inoltre presente nelle figure del suo direttore Nurye Donatoni e del responsabile dell’Area amministrativa Roberto Vallet, rispettivamente nella giuria del premio Carlo Jans e in commissione tecnica e, congiuntamente, nella giuria del premio Ame?de?e Berthod, per il più promettente espositore che non abbia ancora compiuto 25 anni.

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