Occasioni che volano via… in elicottero
Anche la presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni ha voluto visitare brevemente la fiera di Sant’Orso, la tradizionalissima manifestazione targata Valle d’Aosta.
Venuta ad Aosta per un impegno istituzionale - la firma dell’accordo per alcuni stanziamenti che vengono dal Fondo sviluppo e coesione 2021-2027 per un totale di circa 32 milioni di euro - balza agli occhi di chiunque che la presidente Meloni per arrivare a Palazzo regionale abbia dovuto prendere un aereo, un elicottero ed un’auto blu.
Sarebbe stato bello vedere il capo del governo italiano salire su un normale treno a Roma ed arrivare normalmente ad Aosta come un qualsiasi altro cittadino italiano. Invece anche la premier si è trovata nel limbo dell’incertezza, una volta arrivata a soli 100 chilometri da Aosta, con un’organizzazione che ha ritenuto più celere e comodo un elicottero per riuscire ad arrivare.
Un atterraggio significativo che racconta di per se stesso un disagio che non mi risulta sia stato espresso alla presidente Meloni, in un nutrito “cahier de doléances” che le è stato trasmesso dai politici valdostani.
Non posso credere che gli stessi amministratori regionali non abbiano approfittato di questa rarissima visita di un capo di Governo per rappresentare come il problema dei trasporti non sia mai stato risolto, creando un grande buco nero di collegamento tra Milano e Torino, città dotate di aeroporti e sbocchi vitali autostradali, che dovrebbero invece fungere da centro di raccordo per un’Aosta e per la sua regione turistico ricettiva.
Siamo in grado di fare volare via le occasioni nelle più svariate maniere, questa volta… in elicottero.