Nus piange Leonardo “Ninni” Muin Una vita per il calcio e per le bocce

Nus piange Leonardo “Ninni” Muin Una vita per il calcio e per le bocce
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Se ne è andato in silenzio così come era nel suo stile Leonardo Muin, 83 anni, il cui corpo è stato ritrovato senza vita nella sua abitazione di La Batise a Nus, nella mattinata di lunedì scorso, 4 gennaio. Leonardo Muin, muratore pensionato, viveva da solo ma aveva stretto un forte legame di amicizia con i vicini di casa che si erano presi cura di questa persona anziana, sempre con il sorriso sulle labbra e sempre disponibile ad aiutare il prossimo.

La sua scomparsa lascia un grande vuoto nella comunità di Nus e a ricordarlo sono soprattutto gli amici di sempre con i quali aveva condiviso la sua passione sportiva, prima come calciatore e poi come apprezzato giocatore di bocce. «Leonardo, che tutti chiamavamo però “Ninni” - racconta l’amico di sempre Nando Chasseur - era un grande appassionato di calcio e un acceso tifoso della Juventus. Aveva iniziato a giocare nel Quart dove era rimasto sino al 1958, anno di fondazione del Nus, e da allora aveva sempre indossato i colori sociali del suo paese. Abbiamo giocato insieme per diversi anni in Seconda e in Terza categoria ed era il nostro capitano, libero di ruolo, caparbio e determinato. La sua carriera da giocatore si era conclusa agli inizi degli anni Settanta quando aveva deciso di appendere le scarpe al chiodo, per indossare i panni dell'allenatore prima e del dirigente poi, ruolo quest'ultimo nel quale si era fatto apprezzare per la sua disponibilità e la grande competenza».

Terminata la carriera calcistica, Leonardo Muin aveva intrapreso quella boccistica, mettendosi in evidenza come abile puntatore. Nel suo percorso da giocatore aveva diverse volte rappresentato la Valle d'Aosta ai campionati italiani, l'ultima delle quali nel 2014 a Novi Ligure dopo che insieme a Simeone Chabloz e Rino Cerise aveva vinto le selezioni per le terne di categoria D disputate a Saint-Vincent. «Lo ricordo come un grandissimo appassionato delle bocce - dichiara Pietro Biscardi, dirigente della Bocciofila Nus - e sino a circa dieci anni fa era anche un ottimo giocatore. Poi, un po’ per l’età e un po’ per scelta sua, aveva smesso, rimanendo però sempre nel nostro gruppo. Per noi era un punto di riferimento e da quando avevamo spostato la sede della società al campo sportivo di Nus era diventato il nostro angelo custode, visto che praticamente tutti i giorni lo si trovava alla bocciofila, pronto a tenerti compagnia. La sua perdita lascia un grosso vuoto perché era una di quelle persone silenziose e mai appariscenti ma la cui presenza per noi era fondamentale in tutti i sensi. Buono e discreto, non disturbava mai, ma sapevamo che su di lui potevi contare e faceva tutto per pura amicizia. Leonardo aveva giocato ad ottimi livelli in ambito regionale, vincendo molto e sicuramente tutti gli appassionati delle bocce lo ricordano con grande stima. Era uno sportivo nato e lo si vedeva ancora in sella alla sua bicicletta».

«Abbiamo perso una figura storica e fondamentale della nostra società - commenta Donato Dalla Zanna, presidente della Bocciofila Nus - oltreché un grande amico».

I funerali di Leonardo Muin si sono tenuti nella mattinata di giovedì scorso, 7 dicembre, nella chiesa parrocchiale di Nus.

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