Nuovo Palaghiaccio, via libera tra le critiche delle opposizioni

Nuovo Palaghiaccio, via libera tra le critiche delle opposizioni
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Il Consiglio comunale di Aosta, appositamente convocato in seduta straordinaria ieri, venerdì 22 dicembre, ha dato il via libera al nuovo Palaghiaccio. Ma le polemiche non sono mancate, tanto che le forze di opposizione - Lega, Forza Italia e La Renassaince valdôtaine - hanno abbandonato l’aula la momento della votazione. Pertanto la proposta di collaborazione pubblico-privato (leasing in costruendo) per realizzare la struttura in corso Lancieri d’Aosta per la pratica di pattinaggio, hockey su ghiaccio e wheel curling, è stata approvata con 15 voti a favore dei 17 consiglieri di maggioranza in aula, mentre si sono astenuti Diego Foti e Luciano Boccazzi, rappresentanti di Area democratica nel gruppo Pcp. L’opera sorgerà dove attualmente si trova il parcheggio a nord dell'attuale Palaghiaccio, considerato obsoleto, che sarà demolito per far spazio a un'area dedicata ai posti auto. La struttura è stata dichiarata di pubblico interesse e ora l'Amministrazione comunale dovrà bandire una gara alla quale parteciperà anche il promotore, il raggruppamento temporaneo di imprese composto da un costruttore, Techne di Villa di Serio, in provincia di Bergamo, l'attuale gestore Art on ice Aosta e Iccrea Bancaimpresa di Roma. Il Palaghiaccio - ha spiegato Marco Framarin, dirigente comunale responsabile unico del procedimento - sarà interamente progettato, finanziato, realizzato e gestito con capitali privati. La cifra verrà integralmente rimborsata dal Comune a partire dal 2026 con un canone annuo di 87 mila euro, oltre alla rata di riscatto finale di 1,49 milioni (Iva esclusa). Inoltre vi è una maxirata iniziale da 6,6 milioni di euro, da finanziare con un mutuo di Cassa depositi e prestiti e che peserà per 525mila euro l'anno. «L'impegno è di 22 milioni in vent'anni» ha precisato l'assessore ai Lavori pubblici, Corrado Cometto. «La durata dei lavori - ha aggiunto il dirigente Marco Framarin - varia dai 12 ai 18 mesi, rispetto ai quasi 9 anni di media che richiederebbe una procedura tradizionale: la previsione è che la struttura possa essere pronta per la seconda parte del 2025». La capienza prevista è di 1.099 posti, 282 in meno di quella attuale, «Ma guadagniamo in sicurezza, visibilità, dotazione di parcheggi» ha osservato Marco Framarin.

Minoranza all’attacco

Dai banchi della minoranza, però, è giunto un coro di critiche per lo scarso preavviso con cui è stato convocato il Consiglio comunale straordinario per il nuovo Palaghiaccio. Infatti i consiglieri di La Renaissance valdôtaine, Lega e Forza Italia hanno evidenziato di aver ricevuto una parte degli atti appena mezz'ora prima dell'inizio della riunione. «Mi scuso per i tempi, - ha ammesso il sindaco Gianni Nuti - l'urgenza è determinata dal fatto che la banca ha comunque vincolato dei denari che diversamente svincolerebbe prima della fine dell'anno. Dunque noi abbiamo bisogno di dare una dimostrazione di impegno e interesse pubblico affinché l'alleanza tra costruttore, banca e gestore possa andare a buon fine. Altre strade non ce n'erano, avrebbero impedito l'utilizzo del Palaghiaccio per almeno 3 anni, facendo morire un settore» che conta 500 tesserati, oltre ai praticanti amatoriali.

Bruno Giordano della Lega ha sostenuto che «Su una deliberazione di questa portata si poteva convocare oggi la Commissione competente, discutere l'atto amministrativo con i tecnici e inserirlo nel Consiglio della prossima settimana. E' una grande scommessa anche la gestione ventennale». L’architetto Sergio Togni, capogruppo della Lega, criticando l’aspetto della struttura ha affermato: «Non vedo un palazzetto del ghiaccio ma uno scatolone del ghiaccio». Il capogruppo di La Renaissance valdôtaine Giovanni Girardin ha attaccato: «Ci chiedete un voto al buio, nessuno ha avuto il tempo di esprimersi su questo dossier così importante. A voler pensare male rischia di apparire come una volontà di mettere in difficoltà chi verrà dopo». Secondo Renato Favre di Forza Italia «Si sono persi 1,5 milioni di fondi del Pnrr, il 25 per cento degli interessi, che sono un terzo degli investimenti. Il Comune avrebbe potuto pensare all'accesso al credito sportivo del Coni, invece ha optato per la soluzione più onerosa».

Nuova seduta per il BilancioIl Consiglio comunale è stato nuovamente convocato giovedì 28 e venerdì 29 dicembre per l’approvazione del Bilancio previsionale 2024 che pareggia sulla cifra di 85 milioni 774mila euro, al netto della quota dei rimborsi di prestito e delle partite di giro. Riguardo alle entrate, tra le voci più rilevanti figurano quelle derivanti dalla fiscalità - Imu (12 milioni), Irpef (2,8 milioni), Tari (6,6 milioni) e imposta di soggiorno (280mila euro) - e dalla legge regionale numero 48 del 1995 (15 milioni).

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