Nuovi negozi nell’area artigianale di Champagne, è tutto da rifare: servirà un nuovo consiglio comunale

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Nuovi insediamenti commerciali nell’area artigianale di Champagne a Villeneuve, è tutto da rifare. In buona sostanza è quanto emerge dall’esame della questione avvenuta in Consiglio Valle giovedì scorso, 6 giugno, esame sollecitato da un'interrogazione presentata dal gruppo Rassemblement Valdôtain.

Il gruppo guidato da Stefano Aggravi ha evidenziato che la Confcommercio della Valle d'Aosta ha inviato una serie di osservazioni al Comune di Villeneuve e ai commercianti del paese, i quali hanno chiesto un incontro con la Regione «con l'obiettivo di evitare che la creazione di una nuova area commerciale possa compromettere l'equilibrio del piccolo borgo, rischiando di dare avvio ad un processo di desertificazione del centro. Il gruppo ha quindi voluto conoscere gli esiti di questo incontro».

L'assessore regionale al commercio Giulio Grosjacques - rispondendo anche a nome dell'Assessore alle Opere pubbliche Davide Sapinet - ha riferito che «per approfondire i diversi aspetti della questione, il 29 marzo scorso la Presidenza della Regione ha convocato una riunione unitamente al Sindaco e al Vicesindaco di Villeneuve». Nel corso dell'incontro sono state illustrate l'attività e le misure messe in campo dall'Amministrazione regionale «a difesa e tutela dei piccoli esercizi di vicinato al fine di scongiurarne le chiusure, ma anche sostenendone le nuove aperture, suggerendo quindi, fatta salva la competenza esclusiva del Comune sulla materia, alcune limitazioni nelle destinazioni insediabili e alcuni sgravi in materia di imposte e tasse per l'eventuale insediamento nella zona in questione di attività ad oggi non presenti nel borgo di Villeneuve».

A seguito dell'incontro, la Struttura pianificazione territoriale ha comunicato al Comune di Villeneuve la necessità di sospendere il procedimento, «tenuto conto che il Comune non aveva provveduto, antecedentemente all'adozione della variante, a ottenere il parere vincolante in materia di tutela dei beni culturali e del paesaggio», parere che è stato rilasciato martedì 7 maggio con esito favorevole all'adozione della variante non sostanziale. Poiché il parere vincolante deve essere antecedente all'atto di adozione della variante, il Comune dovrà quindi adottare nuovamente la variante non sostanziale al Piano regolatore generale. Gli assessori Giulio Grosjacques e Davide Sapinet hanno anche incontrato - mercoledì 3 aprile scorso - Graziano Dominidiato presidente di Confcommercio Valle d'Aosta in rappresentanza dei commercianti di Villeneuve, «al quale sono state ribadite le risultanze dell'incontro con l'Amministrazione comunale di Villeneuve».

«Nelle more di una nuova convocazione del Consiglio comunale -per l'adozione della variante a seguito dell'intervenuto parere della Soprintendenza per i beni e le attività culturali, - ha proseguito l’assessore Giulio Grosjacques - il Comune di Villeneuve potrà effettuare le necessarie valutazioni in merito alle osservazioni presentate da Confcommercio in nome e per conto dei commercianti del borgo». L'Assessore ha quindi precisato che la variante in questione «pone dei limiti molto precisi alle attività insediabili e alle superfici perché secondo il parere rilasciato nell'ambito della “Valutazione ambientale strategica-Vas” questa può essere accolta qualora ammetta la possibilità di realizzare medie strutture di vendita per una quota residuale rispetto alle superfici artigianali produttive esistenti, a condizione che non si crei un centro commerciale».

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