Nuove scuole al Villair, i lavori procedono “Salvo imprevisti, pronte per l’autunno”

«I lavori stanno procedendo secondo il cronoprogramma. Salvo imprevisti, quindi, per l’autunno dovrebbero consegnarci l’edificio». Il sindaco di Quart Fabrizio Bertholin descrive così la situazione del cantiere per la costruzione delle nuove scuole elementari al Villair, a cui sta lavorando la ditta Vico di Hône. I quasi duecento alunni già da gennaio 2021 seguono le lezioni nella struttura provvisoria prefabbricata. Nello scorso mese di maggio era invece stata demolita la vecchia scuola, che risaliva all’inizio degli anni Sessanta e che custodiva i ricordi di tante generazioni di quarteins ma che non era più adeguata alle nuove esigenze. Il nuovo edificio sarà invece costruito con tutti i criteri richiesti attualmente in termini di sicurezza, con sufficienti spazi per gli alunni e gli insegnanti. Verrà realizzato con tecniche moderne e con un impatto ambientale molto ridotto rispetto a quello vecchio, perfettamente integrato nel paesaggio. Avrà una parte di basamento in cemento armato e sarà poi completato con pannelli prefabbricati in legno. Sarà più basso e si allargherà in direzione ovest, dove ora c’è il piazzale, ed est, con la demolizione della vecchia latteria inutilizzata da decenni, di cui verrà conservata la parte architettonicamente pregevole, ovvero la cantina con la volta a botte. Il costo dei lavori - la cui durata da contratto è di 500 giorni - ammonta a 6,2 milioni di euro finanziati tramite i fondi Bei - Banca Europea degli Investimenti.

«E’ stato realizzato il basamento in calcestruzzo e stanno ora completando le parti prefabbricate in legno. - prosegue il sindaco Fabrizio Bertholin - Nel frattempo abbiamo dato l’incarico di progettazione per gli arredi, che saranno tutti rinnovati e per i quali stiamo reperendo i fondi necessari».

Oltre alle aule e agli altri spazi dedicati agli studenti, nel nuovo fabbricato troverà posto anche la segreteria, che adesso è stata provvisoriamente trasferita nell’edificio denominato “Soeur Martine”, sopra la Biblioteca, che in passato ospitava la sede della Comunità montana.