Nuova Giunta, si riapre la strada del centrodestra Alberto Zucchi: «La coerenza non è un optional»

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Alla fine del giro di consultazioni che dovrebbe prevedere anche un incontro - probabilmente a inizio anno - tra la commissione politica dell’Union Valdôtaine e la delegazione del gruppo di Progetto civico progressista (Pcp), il Mouvement e gli alleati dovranno tirare le somme per decidere sulle alleanze.

Pour l'Autonomie ha confermato la disponibilità a dialogare sulla possibilità di entrare a far parte del Governo. Però dopo l’incontro con Lega e Forza Italia di giovedì scorso si apre, anzi si riapre, un altro scenario, quello dell’alleanza con il centrodestra. Sì perchè il faccia a faccia dei giorni scorsi non è stato un semplice incontro «di cortesia», come si pensava alla vigilia, ma un confronto concreto. Al quale l’Union si è presentata ponendo comunque come premessa il percorso di réunion del fronte autonomista, quello che la vede governare attualmente (anche) con Alliance Valdôtaine e VdAUnie e chissà un domani anche con Pour l’Autonomie di Augusto Rollandin e Marco Carrel. La riapertura al centrodestra - «spinta» soprattutto da Aurelio Marguerettaz e confermata dalle dichiarazioni di chi ha preso parte al vertice - consentirà però all’Uv di giocare su due tavoli. Come è noto, l’opzione autonomista, cioè l’allargamento a Pour l’Autonomie con l’ingresso di Marco Carrel in Giunta accompagnato da Claudio Restano di Evolvendo, non è ben vista da buona parte dell’Uv se ciò vuol dire che al Mouvement rimangono solo 3 posti nell’Esecutivo, a fronte di 7 consiglieri, ben più di tutti gli altri partiti di governo. E allora o arriva l’Assessore in più per l’Union, oppure si va all’altro tavolo, quello con Lega e Forza Italia, che a quanto pare non hanno particolari pretese. Quindi saranno questi i due scenari che con ogni probabilità verranno proposti prima al Comité Fédéral e poi al parlamentino dell’Union, il Conseil Fédéral, quello che in passato aveva rispedito al mittente l’ipotesi di alleanza con la Lega.

Attenzione: pure la svolta a destra non pare così automatica. «Sia chiaro agli elettori di centrodestra che le posizioni pubblicate in merito all’incontro avvenuto ieri nella sede dell’Uv sono esclusivamente da attribuirsi a Lega VdA e Forza Italia. Ogni accostamento al centrodestra di cui Fratelli d’Italia è oggi il traino è destituito di fondamento. La coerenza non è un optional». Firmato Alberto Zucchi, coordinatore di Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni premier. Quindi che fine ha fatto il «Centrodestra unito per la Valle d'Aosta» che alle recenti elezioni politiche ha portato la leghista Nicoletta Spelgatti al Senato?

Il vertice in casa Uv«Questa crisi è stata un po' enfatizzata. Noi abbiamo avuto un governo e un Consiglio regionale che hanno lavorato bene e portato avanti dei grandi risultati come l'ospedale e l'aeroporto, due temi enormi rimasti per anni in itinere». Lo dice Cristina Machet, presidente dell'Union Valdôtaine, all'uscita dall'incontro di giovedì mattina con le commissioni politiche della Lega e di Forza Italia. Cristina Machet spiega: «Questa crisi non va enfatizzata perché in questo momento una maggioranza c'è, l'Union Valdôtaine sta cercando di rinforzarla e le strade in questo momento sono ancora aperte». E aggiunge: «Vorrei lanciare anche un messaggio di fiducia: il nostro cittadino in questo momento è sconfortato quasi che i nostri consiglieri stiano tutto il giorno ad occuparsi della crisi e della situazione politica. In realtà stanno tutto il giorno ad occuparsi di amministrazione poi in momenti come questo cerchiamo di fare dei confronti per cercare di migliorare la situazione che non è di crisi o di emergenza, ma ancora gestibile».

Riguardo all'incontro con Lega e Forza Italia per la Presidente del Mouvement è prematuro parlare di eventuali allargamenti. «Premeva raccogliere una serie di argomenti e di temi da sottoporre ai nostri organismi, il Comité e il Conseil Fédéral», spiega. E aggiunge: «Abbiamo affrontato soprattutto i grandi temi che vedono protagonista la Valle d'Aosta nel medio e lungo periodo, condividendo le reciproche posizioni e su molti temi abbiamo delle convergenze».

Come centrodestra «rappresentiamo una consistente parte dei consiglieri regionali. Questo non vuol dire che vogliamo essere a tutti i costi predominanti perché mettiamo l'accento su quelle che sono le tematiche. Non facciamo assolutamente questioni di forza, non andiamo a fare il braccio di ferro». Parole di Marialice Boldi, segretaria della Lega.

«È stato un incontro positivo, interlocutorio» spiega Emily Rini, coordinatrice regionale di Forza Italia. Le eventuali condizioni per un ingresso in maggioranza «Sono quelle che ci sono sempre state: noi poniamo alla base dei valori che devono essere comuni con tutte quelle forze che vedono il futuro della Valle d'Aosta nella stessa misura».

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