Nova, Fabio Bacà (Adelphi)
L’edizione 2022 del Premio Grand Continent è stata annunciata in conferenza stampa lunedì 14 novembre a Palazzo regionale, svelando le 5 opere finaliste. Il Premio, il primo a riconoscere una grande narrazione europea, copre le 5 maggiori aree linguistiche del continente: italiano, francese, tedesco, spagnolo e polacco. La cinquina finalista comprende quindi un’opera narrativa per lingua: l’individuazione del vincitore si terrà a Punta Helbronner domenica 18 dicembre, a 3.466 metri d’altezza.
La lista dei finalisti, tutti pubblicati nel corso dell’ultimo anno: Nova di Fabio Bacà, Adelphi; Variations de Paul di Pierre Ducrozet, Actes Sud; Zukunftsmusik (Musica del Futuro) di Katerina Poladjan, S. Fischer; Jak nie zabilem swojego ojca i jak bardzo tego zaluje (Perché non ho ucciso mio padre e perché non me ne dispiaccio) di Mateusz Pakula, Nisza.
In questa serie su La Vallée Notizie vi accompagneremo alla scoperta delle opere finaliste, presentandone 2 a settimana.
Nova, Fabio Bacà (Adelphi)
Dopo una serie di sconcertanti episodi - le minacce ricevute dal vicino di casa, un tentativo di molestia subìto da sua moglie, le angherie del caporeparto di neurochirurgia dove lavora -, le certezze di Davide iniziano a crollare.
La verità è che del cervello umano non sappiamo niente o quasi - o preferiamo non sapere. Questo è il tema centrale di Nova, il secondo, sorprendente romanzo di Fabio Bacà, l’ultimo esordiente - cosa rara, rarissima - pubblicato da Adelphi prima della scomparsa di Roberto Calasso. Se il suo primo libro, Benevolenza Cosmica si proponeva come una sfida letteraria alla probabilità statistica di godere in ogni circostanza di una fortuna sfacciata, Nova conduce invece il lettore nei meandri sconosciuti e inquietanti del cervello umano.
Se il mondo in cui viviamo è un'illusione biologica e i fiori, gli alberi, il cielo, il volto della donna che amiamo non sono altro che immagini elaborate dalla nostra mente, allora «Il mondo è un'architettura cinerea e silenziosa di molecole prive di colore, odore, sapore e temperatura, da cui ogni cervello umano plasma la propria realtà attraverso potenziali elettrici destinati a creare sensazioni completamente diverse dalla sostanza vivida e concreta dei fatti». Nova di Fabio Bacà, finalista al Premio Strega 2022, è un romanzo scritto con un linguaggio denso e sofisticato sul tradimento più insopportabile, quello del nostro cervello, e allo stesso tempo una chiave di lettura per cercare di comprendere la follia e la violenza che, in forma insospettata, si affacciano inaspettatamente nel mondo per ridicolizzarlo.
Variations de Paul, Pierre Ducrozet (Actes Sud)
L'ultimo romanzo di Pierre Ducrozet ruota attorno a una "idea fissa": la musica. È attorno ad essa che Paul Maleval costruisce la sua vita. In questo romanzo prende forma una delicata storia della musica del Novecento che, al di là dell'affresco familiare, cerca di esprimere come essa sia di per sé un modo di attraversare la nostra esistenza.
Se una sinfonia classica ha solitamente quattro movimenti, l'ultimo romanzo di Pierre Ducrozet può essere letto in cinque, come la Symphonie fantastique di Berlioz. Paul Maleval compone la sua esistenza in funzione della musica, definendosi a sua volta «Radiofonista, musicologo, scrittore, musico-antropologo e altri strani nomi come questi». La lettura segue diverse temporalità che si intrecciano come tanti leitmotiv musicali in questo affresco familiare.
Variations de Paul, attraverso le peregrinazioni del protagonista, racconta anche la storia dei luoghi in cui si ascolta la musica. Nell'intimità di un'auto, in un giardino, in uno scantinato, ai rave party in periferia, in un appartamento in rue du Faubourg-Montmartre, durante un lungo viaggio in auto attraverso l'Europa - i luoghi, ma anche i modi di ascoltare la musica si evolvono in modo ancora più significativo. Alla fine del romanzo, dopo che Paul scopre un nuovo luogo, il silenzio, Pierre Ducrozet ci offre più di 9 ore di playlist, disponibili sul diverse piattaforme (Spotify, Deezer, YouTube). Abbastanza per resistere a un assedio, a una notte di festa o di meditazione.
L'idea del Premio Grand Continent nasce dal Groupe d'études géopolitiques de l'Ecole Normale Supérieure di Parigi, che pubblica dal 2019 la rivista Le Grand Continent, diretta da Gilles Gressani, grazie a una collaborazione esclusiva con la funivia Skyway Monte Bianco e al sostegno del Consiglio Valle, dei Comuni di Courmayeur e di Aosta e del Geie Tmb, Gruppo Europeo di Interesse Economico del Traforo del Monte Bianco. Ulteriori informazioni nel sito all’indirizzo https://3466.eu/.