Nono anniversario del «no» al pirogassificatore «Raccolta differenziata, lontani dagli obiettivi»
«Se a partire dal 18 novembre 2012, data della vittoria referendaria, l'Amministrazione regionale avesse perseguito con determinazione la strategia “rifiuti zero”, come chiedeva la stragrande maggioranza degli elettori ora, a 9 anni di distanza, la Valle d'Aosta sarebbe certamente tra le regioni più “riciclone” d'Italia con una percentuale superiore all'80 per cento di raccolta differenziata di qualità e con tariffe di circa la metà di quelle pagate dai valdostani». Lo sostiene l'associazione Valle Virtuosa, che giovedì scorso, 18 novembre, ha organizzato un incontro con i giornalisti a 9 anni dal referendum contro il pirogassificatore, che fermò la costruzione di ogni impianti per il trattamento a caldo dei rifiuti in Valle d'Aosta. Invece, il presidente di Valle Virtuosa, Paolo Meneghini, denuncia «ritardi, inefficienze e il continuo rinvio dell'applicazione della tariffa puntale per famiglie e imprese: in alcune Unité, la differenziata è ancora al 65 per cento».
Il nuovo impianto di trattamento meccanico a freddo dei rifiuti, costruito a Brissogne accanto alla discarica regionale, «E’ finalmente pronto, ma non ancora operativo. Si prevede che il trattamento dei rifiuti sarà avviato all'inizio del 2022 con ben otto anni di ritardo» denuncia Vv. «A causa dei ritardi accumulati - aggiunge l'associazione - la vita della discarica è stata gravemente ridotta. Attualmente il quarto lotto, ha già perso all'incirca il 50 per cento della propria volumetria originaria. A questo punto è lecito chiedersi quanto durerà ancora la discarica di Brissogne e dove finiranno i rifiuti indifferenziati valdostani quando sarà finita».