Non c’è solo Aosta in Festa: «Abbiamo dato una spinta enorme alla città dal punto di vista degli eventi, con festival culturali che prima non c'erano»

Non c’è solo Aosta in Festa: «Abbiamo dato una spinta enorme alla città dal punto di vista degli eventi, con festival culturali che prima non c'erano»
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Il rinnovo del protocollo d'intesa «movida» si gioca sul filo di 30 minuti. E' un po' questo infatti il punto della discordia che divide l'Associazione Commercianti e l'Amministrazione comunale: 30 minuti in più che dovrebbero spostare la chiusura della musica a mezzanotte (secondo i commercianti) anziché alle 23.30. Una richiesta, a sentire i vertici di Ascom Valle d'Aosta, tutto sommato per niente impattante con la legge sul rispetto del sonno per turisti e residenti, alla luce soprattutto dei buoni risultati ottenuti durante le manifestazioni serali di questa estate ormai alla fine. Proprio grazie a questo "vademecum del comportamento", sono state pochissime infatti le lamentele rispetto agli anni passati. Insomma, ci sarà il rinnovo? «L'intenzione da parte nostra c'è sicuramente» conferma il sindaco di Aosta Gianni Nuti, facendo però subito una precisazione sulla richiesta della mezz'ora in più avanzata da Confcommercio: «Quella mezz'ora ci mette in crisi perché sappiamo che se andiamo a chiudere alle 24 poi c'è da mettere in conto lo sfollare degli avventori dei locali e questo comporta comunque un aumento dell'inquinamento acustico rispetto agli standard previsti dalla legge. Bisogna soddisfare le esigenze di animazione della città con quelle del riposo, pertanto ad una certa ora la città deve essere restituita al silenzio».

E l'accusa di fallimento del progetto - dovuta a inadempienza dell'Amministrazione comunale - lanciata da Confcommercio come viene interpretata?

«Dire che l'accordo è fallito è sbagliato, - replica il sindaco Gianni Nuti - perchè è vero che la procedura per l'acquisto dei fonometri è andata per le lunghe come spesso capita nella pubblica amministrazione, però è anche vero che gli accordi fino a pochi giorni fa sono stati rispettati e quindi tutto sommato hanno funzionato. Questo lo abbiamo riscontrato dalle pochissime contestazioni e proteste ricevute da parte dei residenti delle zone interessate. Anche i controlli da parte della Polizia locale ci sono stati - aggiunge ancora il Sindaco - e se la cabina di regia che aveva principalmente lo scopo di monitorare i dati oggettivi dell'inquinamento acustico non ha avuto un seguito ciò è dovuto al fatto che i fonometri sono stati installati solo pochi giorni fa pertanto è logico che questi incontri non siano avvenuti».

Il sassolino

A questo punto il sindaco Gianni Nuti vuole togliersi un sassolino dalla scarpa, anche sulle accuse di città caotica e provincialismo arrivate direttamente dal presidente di Confcommercio Vda, Graziano Dominidiato: «Nonostante le polemiche e gli attacchi quasi quotidiani che subiamo, noi siamo sempre aperti al dialogo ma al di là di questo, quello che mi dispiace è che non ci sia il riconoscimento della quantità di manifestazioni che abbiamo organizzato o favorito. Durante questi ultimi anni abbiamo dato una spinta enorme alla città dal punto di vista degli eventi pertanto quando veniamo accusati di provincialismo se facciamo festival culturali che prima non c'erano o che con Aosta in Festa tutto il resto della città è deserto, a questo punto si dicono delle cose non vere».

Ci sono eventi organizzati «in proprio» dal Comune? «Noi finanziamo iniziative che nascono da proposte del territorio, ma questa non è una mancanza del Comune, è una politica che parte dal presupposto che il territorio sia maturo e abbia le risorse per poter esprimere delle proposte progettuali di carattere artistico, culturale, ricreativo e animativo e che il Comune deve favorire, indirizzare e finanziare ma non programmare in proprio, perché questo non è un compito dell'Amministrazione, sarebbe una forzatura oltre che una cosa stupida».

Ritornando ai 30 minuti in più richiesti da Ascom Confcommercio, siamo di fronte al «muro contro muro» o esiste uno spiraglio?

«Per certi eventi, come quelli organizzati da Ascom o dalla Chambre voglio sottolineare che noi possiamo concedere delle deroghe rispetto all'orario delle 23,30, e lo si fa volentieri. - replica Gianni Nuti - Le manifestazioni quest'anno sono andate tutte benissimo nel senso che hanno avuto sempre moltissimo successo sia di pubblico che di gradimento, quindi la direzione è quella giusta».

Sul prolungamento infine dell'orario alle 24, punto critico di tutto il progetto «movida» per il Sindaco uno spiraglio forse c'è, e tutto dipenderà dai risultati che emergeranno da un monitoraggio dei fonometri piazzati nel centro storico da qui alla primavera prossima: «Lasciamo una porta aperta - conclude il sindaco Gianni Nuti -, vediamo se riusciamo a trovare un punto d'incontro. Da parte nostra la volontà c'è».

di Aosta

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