Nominati i dieci della commissione speciale Alliance e i partner: «Finiamo entro aprile»

Nominati i dieci della commissione speciale Alliance e i partner: «Finiamo entro aprile»
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E’ stata nominata la commissione speciale dei 10 che entro i primi mesi del 2024 dovranno portare a termine la ricomposizione dell'area autonomista, sotto la bandiera dell'Union Valdôtaine.

Il Comité Fédéral del Leone rampante ha individuato Diego Bovard tecnico dell’Arev, Daniele De Giorgis sindaco di Lillianes, l’ex consigliere regionale unionista Diego Empereur e Sylvie Hugonin "animateur principal" della Jeunesse Valdôtaine. A loro si aggiunge - come aveva indicato il presidente della Regione Renzo Testolin al Congrès di Pont-Saint-Martin - il portavoce di Orgueil valdôtain Osvaldo Chabod. I vertici di Alliance Valdôtaine e Mouv'-Vda Unie hanno scelto invece Alessandro Giovenzi sindaco di Verrès, gli ex consiglieri regionali Patrizia Morelli, Sandro Nogara e Flavio Peinetti e Eloïse Villaz dell'associazione Conseil des Jeunes Valdôtains.

La commissione avrà «ampi poteri e lavorerà in autonomia», con lo «scopo di sviluppare norme volte a promuovere l'integrazione». L'organismo dovrà gestire la campagna elettorale congiunta per le elezioni europee di giugno 2024 e avrà il compito di organizzare il congresso che in primavera dovrà sancire la definitiva ricomposizione.

“Congresso entro aprile”

Realizzare il processo di riunificazione delle forze autonomiste in Valle d'Aosta entro il mese di aprile 2024.

E' quanto si legge in una mozione approvata dall'assemblea di Alliance Valdôtaine e di Mouv'-VdaUnie, che si è svolta lunedì scorso, 13 novembre ad Aosta.

Secondo il documento «questa ricomposizione deve essere considerata come un progetto ambizioso a carattere popolare, sviluppato sul territorio e aperto alle energie di tutti coloro che desiderino, per la prima volta o in continuità, mettere la passione politica a disposizione della comunità». L'impegno è «a lavorare su contenuti significativi, approfondendo temi e soggetti prioritari, tenuto conto dei grandi cambiamenti climatici in corso e dei cambiamenti sociali, economici e politici che stiamo vivendo».

Infine l'assemblea ribadisce l'importanza di «compiere il massimo sforzo per riconquistare lo spazio autonomista contro la logica centralista, in vista di una nuova stagione di relazioni con lo Stato italiano attraverso la riscrittura dello Statuto in una prospettiva europeista e valorizzando le ricchezze linguistiche e culturali del popolo valdostano come espressione del mondo della montagna e esempio di prossimità delle istituzioni nei confronti dei cittadini».

Europee, Italia Viva si offre

«Il centro, che corrisponde alla filosofia politica di questi movimenti regionalisti, potrebbe essere una bella possibilità di accoppiarsi tra movimenti autonomisti valdostani e regionalisti e il nostro partito nazionale» per le elezioni europee. Lo spiega il presidente di Italia Viva di Aosta, Giovanni Sandri, che spiega che le Europee sono «l'unica elezione in cui i valdostani votano insieme agli altri italiani, perché alle Politiche purtroppo abbiamo un regime separato, con un solo candidato eletto con il maggioritario, in cui non ci sono i riporti dei voti a Roma, mentre alle Europee possiamo contribuire nettamente. Sappiamo che è candidato Matteo Renzi e vogliamo portare il nostro sostegno».

Giovanni Sandri spiega: «Noi vogliamo portare moltissimi voti attraverso i movimenti regionalisti, che faranno una lista della minoranza francofona, che rappresenta grossomodo il 50 per cento dei votanti, che per potersi presentare deve accoppiarsi con una lista nazionale». L'operazione «potrebbe portare dai 20mila ai 30mila voti a Italia Viva, che sarebbero conteggiati per la nostra lista».

E ora la zona francaCi sono margini per avviare l'attuazione della zona franca in Valle d'Aosta. Lo sostiene Pays d'Aoste souverain, partito indipendentista valdostano. Nei giorni scorsi, i vertici di Pas hanno incontrato il presidente della Regione Renzo Testolin e i due parlamentari eletti in Valle, la senatrice della Lega Nicoletta Spelgatti e il deputato Franco Manes dell’Union valdôtaine. Ora, «vista la disponibilità e le indicazioni avute», Pays d'Aoste souverain invita il Consiglio regionale «a dare pieno mandato, nonché a sollecitare i propri rappresentanti nella commissione Paritetica» perché «instaurino una concreta mediazione con le controparti per l'applicazione della zona franca nelle more dello Statuto speciale e coerentemente con le vigenti normative europee». Pays d'Aoste souverain chiede a senatrice e deputato di «operare nelle opportune istituzioni, in merito ai loro rapporti e mandati, nelle sedi governative affinché vengano approvate le istanze di applicazione della zona franca».

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