Nomina della Difensora civica, il Tar respinge la richiesta di sospensiva

Nomina della Difensora civica, il Tar respinge la richiesta di sospensiva
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Non ci sono motivi per sospendere la difensora civica Adele Squillaci. E, soprattutto, la Valle d'Aosta non può restare per alcuni mesi senza un responsabile della difesa civica, perché si deve evitare «Un pregiudizio alla collettività derivante dalla vacatio dell’ufficio in questione». Per questo motivo martedì scorso, 12 aprile, il Tribunale amministrativo regionale della Valle d'Aosta ha respinto la richiesta di sospensiva presentata con ricorso dall’avvocato Marco Bertignono e dal commercialista Francesco Cordone, 2 degli altri 3 partecipanti, oltre ad Adele Squillaci, alla selezione pubblica per la nomina di Difensore civico. Il terzo candidato escluso, Corrado Cantele, dirigente dell'Arpa Valle d'Aosta, non ha fatto ricorso. La scelta del Difensore civico, ricaduta su Squillaci, era stata votata dal Consiglio Valle nella seduta di mercoledì 12 gennaio scorso. La causa sarà discussa nel merito nella seduta di martedì 12 luglio. Nell’ordinanza la presidente del Tar di Aosta Silvia La Guardia e i giudici Maria Ada Russo e Carlo Buonauro scrivono che «Il danno lamentato non appare presentare i requisiti della gravità» e della «Irreparabilità, anche tenuto conto che l'udienza può essere fissata a breve». In entrambi i ricorsi, che il Tar ha deciso di unire «Per motivi di connessione oggettiva», la Regione si è costituita in giudizio, attraverso l'avvocatura guidata da Riccardo Jans.

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