Niente traliccio vicino al padiglione La Giunta di Challand-St-Anselme ci ripensa: “Cerchiamo un altro sito”
Non sarà installato un traliccio per telecomunicazioni nei pressi del capannone delle manifestazioni in località Quinçod, a Challand-Saint-Anselme. Lo ha deciso nella mattinata di giovedì scorso, 1° giugno, la Giunta comunale guidata dal sindaco Piero Dufour, che ha approvato una delibera che dispone di non dare corso alla propria deliberazione del 21 aprile scorso «nella parte in cui si autorizza la ditta Infrastrutture Wireless Italiane Spa alla posa di un’infrastruttura per reti di telecomunicazioni elettroniche su suolo di proprietà comunale e in particolare su terreno [...] in località Quinçod alle spalle del capannone delle manifestazioni». Il Comune ci ha dunque ripensato, dopo che nei giorni scorsi l’ipotesi di installare un traliccio alto 20 metri in quella zona aveva sollevato non pochi malumori. Era anche stata avviata una raccolta di firme che però - sottolinea il sindaco Piero Dufour - non era ancora stata consegnata in Comune.
Nella deliberazione approvata giovedì si dà atto che «alcuni cittadini, per il tramite degli amministratori comunali, hanno manifestato, per varie ragioni, il proprio dissenso all’installazione della struttura nell’area prescelta» anche se si sottolinea nel contempo come «la scelta degli amministratori, in relazione al sito, era stata, dopo attente valutazioni, in accordo con la ditta esecutrice, ritenuta come la più idonea al fine di garantire da un lato il minor disagio possibile per la popolazione, contemperando un impatto visivo mitigato, e dall’altro la necessità di copertura del segnale per la rete delle telecomunicazioni al fine di garantire una giusta e corretta fruizione dei servizi di telefonia e internet presso la cittadinanza». «Non è intendimento della presente Amministrazione effettuare scelte che vadano a turbare parte della popolazione o contribuire in alcun modo all’innalzamento dei toni o a creare divisioni e spaccature tra popolazione a favore o contro alla suddetta opera» recita ancora la delibera che sottolinea pure come è «riferito dalla stessa ditta che il predetto intervento si rende necessario a fronte di numerose segnalazioni di cittadini che lamentano la scarsa copertura di rete».
«Non abbiamo cambiato idea a causa della petizione, perché nessuna petizione è mai giunta in Comune, ma chiaramente alcune persone hanno manifestato contrarietà. - ammette il sindaco Piero Dufour - I problemi di connessione sul territorio comunale esistono e la zona individuata la consideravamo la meno impattante possibile, trovandosi in un’area boscata. Ora, in accordo con la ditta, cercheremo se è possibile di individuare un altro sito. Con la consapevolezza, però, che qualora ciò non fosse possibile, nulla impedisce alla società di accordarsi con un privato per collocare il traliccio». Magari anche in zone più impattanti.
Si tratta comunque senz’altro di un successo per i contrari al traliccio a Quinçod, che avevano appunto nei giorni scorsi avviato una raccolta di firme, che a questo punto risulta superata dagli ultimi sviluppi. In essa si lamentava la mancanza di «qualsiasi tipo di comunicazione da parte del Comune per informare il pubblico ed in particolare i cittadini che hanno la prospettiva di ritrovarsi un traliccio di oltre 20 metri di altezza molto vicino alle loro abitazioni», si ricordava che «la concessione di suolo pubblico a ditte private, quale la Inwit Spa, non discende da un obbligo di legge per l’Amministrazione comunale, ma è atto meramente discrezionale della stessa» si sottolineava che il traliccio esistente di Ollion, a Challand-Saint-Victor si trova già «in apposito sito posto a debita distanza dai centri abitati, ma tecnicamente vicino alle utenze servite e da servire con nuove tecnologie per garantire a tutti l’accesso alla rete internet» e si esprimeva contrarietà a causa dei «potenziali rischi per la salute della popolazione», per «il danno economico che colpirà il patrimonio immobiliare circostante» e per «l’impatto visivo, ambientale, negativo e generale».
«A Challand-Saint-Anselme siamo penalizzati perché non è attiva internet su fibra ottica, e non ci spieghiamo il perché. - dichiara Jean Voulaz, tra i promotori della petizione - La fibra c'è ormai dappertutto, è un’opera di pubblica utilità, senza rischi per la salute, gli amministratori comunali devono occuparsene. Esistono soluzioni tecnologiche molto più valide, non servono enormi tralicci, né vicino al capannone né altrove».