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Nessuno spazio di proprietà regionale e suolo pubblico in Valle d'Aosta sarà concesso a coloro che «professano e praticano comportamenti e idee fascisti». Lo prevede una mozione approvata mercoledì scorso, 7 febbraio, all'unanimità dal Consiglio Valle. Saranno adeguati i regolamenti, subordinando la concessione di suolo pubblico, spazi e sale di proprietà regionale ad associazioni, persone, movimenti e partiti «previa dichiarazione esplicita di rispetto dei valori antifascisti sanciti dall'ordinamento repubblicano». La mozione sarà inviata ai Comuni della regione invitandoli ad adeguare anche i loro regolamenti. La mozione è stata presentata dal consigliere regionale Andrea Padovani del gruppo Mouv-Coalition citoyenne.