«Nella Saison Culterelle mancano concerti per gli amanti del rock e del blues»

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Tre anni fa avevo chiesto di poter parlare con un signore che si chiama Jean-Pierre Guichardaz. La sua segretaria particolare mi comunicò telefonicamente che l’Assessore non riceveva. Bene, avevo già avuto modo di capire che la Giunta regionale annoverava alla Pubblica istruzione l’uomo sbagliato al posto sbagliato, Jean-Pierre Guichardaz, appunto. Eletto nella lista del Partito Democratico, non so dire chi l’abbia votato, io sicuramente no: ricordo comunque i grossi e seri problemi che costui ha recentemente creato all’Istituto Storico della Resistenza e questo avanzerebbe e basterebbe per definire le capacità del personaggio. Il bello è arrivato adesso con la Saison Culturelle 2023-2024. Chi sia stato o non sia stato a predisporre l’ingaggio degli artisti presenti nella rassegna, l’attuale Assessore ai Beni e alle Attività culturali deve assumersene in tutto e per tutto la paternità. Diciamo quindi che parlare della prossima manifestazione è inutile ed è una perdita di tempo data la mediocrità delle proposte che andranno in scena al Teatro Splendor di Aosta. A questo proposito va evidenziato che molti concerti erano già stati inseriti in precedenti edizioni della Saison, vedasi per tutti quello degli ormai ottantenni della Premiata Forneria Marconi esibitisi più di quarant’anni fa al Moog, mitico locale alle porte di Aosta recentemente demolito. Va inoltre detto dell’indifferenza del Guichardaz nei confronti del potenziale pubblico composto da giovanissimi, da giovani e da meno giovani che amano i generi musicali rock e blues che vedono protagonisti chitarristi eccelsi, infatti in questa edizione non se ne vedono proprio. Concludo dicendo che spero che la carriera politica del signor Guichardaz finisca qui.

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