Nell’edizione della ripresa manca il teatro in patois
Due appuntamenti tradizionali sono assenti dall’edizione della Saison Culturelle che celebra la ripresa dopo i confinamenti e le restrizioni imposti per contenere il contagio causato dall’epidemia di Coronavirus. In effetti anche quest’anno nel cartellone della rassegna organizzata dalla Regione non compaiono né Lo Charaban, compagnia il cui direttore artistico è Sergio Jovial, né il Printemps Théatral della Federachon valdotena di teatro populero presieduta da Yro Porliod. Insomma, il teatro popolare in patois è il grande assente in un panorama di generale ottimismo. Come mai? «Vista l’incertezza che regnava a causa dell’epidemia - riferisce Sergio Jovial de Lo Charaban - non abbiamo preparato delle pièces dato che non sapevamo quando i teatri avrebbero riaperto al pubblico». Non è però questa l’unica novità. Anzi. «Ho deciso di ritirarmi da direttore artistico. - annuncia a sorpresa Sergio Jovial - Ormai sono 40 anni che ricopro questo ruolo, sono stanco. Chi mi sostituirà? Non lo so, deciderà la compagnia». Certamente il ritiro di Sergio Jovial giunge come un fulmine a ciel sereno per l’affezionato pubblico de Lo Charaban per il quale interpretava la parte di una sorta di “grillo parlante”, con commenti graffianti sulle principali notizie di attualità.
E se per Lo Charaban quello della Saison per quest’anno è un capitolo già chiuso ancor prima di aprirlo, non altrettanto si può dire del Printemps Théatral dove, come sostiene il presidente della Federachon valdotena di teatro populero Yro Porliod, rimane uno spiraglio di speranza. «Entro le prossime 2 settimane - afferma Yro Porliod - avremo un incontro con le compagnie della nostra federazione per capire quali e quante di esse siano disponibili a partecipare alla rassegna che, sebbene non inserita nella Saison Culturelle, potrebbe ugualmente essere realizzata, dato che sono diversi i fine settimana in cui il Teatro Splendor non è occupato. Io sono molto ottimista, ho tutte le intenzioni di organizzare il Printemps Théatral anche se con un numero limitato di compagnie rispetto alle oltre 20 che aderiscono alla Federachon». Per quali motivi, però, attualmente il Printemps Théatral è rimasto al palo? Innanzitutto perché tra gli attori vi sono anche tanti bambini e ragazzini, per i quali i genitori temono possa scattare la quarantena a scuola. E poi perché sono numerosi i “No Green pass” che per recitare dovrebbero sottoporsi al tampone o al vaccino.