Nel volume che racconta la vita di Luigi Berger dettagli inediti sulla nascita del Parco Mont Avic
«La storia di Luigi Berger, pastorello e orfano poi diventato imprenditore, trabocca di un desiderio costante: la voglia di farcela sempre». Così si legge nelle prime pagine del libro edito da Musumeci editore-Tipografia valdostana, dal titolo “Luigi Berger. Tenacia e Passione. Storia di un pastorello diventato imprenditore a 16 anni”, scritto dai giornalisti Manila Calipari e Giacomo Sado.
Il libro, che è stato presentato giovedì 14 aprile scorso a Covarey di Chevrère, nel Comune di Champdepraz, nella splendida cornice del Mont Avic Resort & Wellness, è sempre «schietto e diretto; la teoria è ridotta al massimo, così come le affermazioni di principio».
Luigi Berger racconta di sé e della sua vita di bambino, a due anni rimasto orfano della mamma allevato dagli zii Giuseppe, Gasparino e Benedetto Glesaz, tutti e tre quasi sordi e con difficoltà ad esprimersi.
Nato a Chevrère il 27 marzo 1947, con il suo racconto di vita dalla nascita ai giorni nostri lasciato alle penne dei due giornalisti valdostani, Luigi Berger ha voluto spaziare per tre quarti di secolo nel panorama valdostano. L’imprenditore della Bassa Valle ha voluto ripercorrere le fasi di un lungo periodo che lo hanno visto crescere, pastorello tra le montagne della valle di Champdepraz - per lui «palestra di vita» - proprio là dove a Chevrère c’era la scuola elementare e dove sarebbe poi nato, nel 1989, il parco naturale regionale del Mont Avic. Fino a quando all’età di 14 anni emigrò in Francia per fare il boscaiolo.
Il libro su Luigi Berger - 244 pagine ricche di ricordi belli e brutti, di aneddoti in molti casi anche fino a oggi sconosciuti, di oltre 200 fotografie (in bianco e nero e a colori, la maggior parte prestate per l’occasione da Manila Calipari, fotoreporter oltre che giornalista) che raccontano il suo passato e anche il suo presente - è un continuo susseguirsi di fatti che raccontano uno spaccato di vita valdostana. Ed ecco che Luigi Berger snocciola con dovizia di dettagli come è riuscito, all’età di 16 anni ad avviare la sua attività di imprenditore che nel tempo lo ha visto crescere in un mondo dove i grandi nomi di altri imprenditori valdostani la facevano da padrone quali, per citare qualche esempio, Giuliano Follioley, Giordano Freydoz e Oreste d’Hérin. Un mondo in cui la magistratura e la politica hanno giocato per lui un ruolo inaspettato.
Luigi Berger si racconta nella fase pioneristico-imprenditoriale della Valle d’Aosta (dal 1965 al 1978), per poi arrivare agli anni Ottanta - con l’acquisto del primo elicottero dell’impresa - anni durante i quali c’è stato lo sviluppo delle strade poderali e la costruzione del Superphénix.
“Tenacia e Passione” è anche una memoria che riporta fatti di cronaca nera degli anni quando Luigi Berger fu minacciato del rapimento dei suoi due figli, Gianluca e Federica, e in cambio gli furono chiesti due miliardi di lire. Ma con tenacia e passione Luigi Berger, che non dimentica neppure oggi le sue umili origini contadine, ha voluto anche raccontare come è «arrivato a diventare un imprenditore di successo, con non poche difficoltà, nel settore delle centrali idroelettriche perché per sopravvivere nella giungla dell’imprenditoria, bisogna sapere diversificare le proprie attività».
Il libro, che Luigi Berger ha voluto dedicare ai nipoti Alessia, Anna, Gaia, Giulia, Marco e Stefano, racconta la vera storia della nascita del Parco naturale Mont Avic (per la prima volta in assoluto sono descritti fatti inediti, testimonianze importanti) partendo proprio da un personaggio di grande spicco quale era l’ex presidente della Giunta regionale Mario Andrione «cui devo molta riconoscenza» dice l’imprenditore, «e di altri personaggi che hanno scritto pagine di storia valdostana, legata alla valorizzazione del territorio e all’istituzione dell’area protetta, nonché alla realizzazione della strada che collega il fondo valle, dalla località Fabbrica a Chevrère».
Il libro sulla vita di Luigi Berger, infatti, oltre a ripercorrere uno spaccato di vicende imprenditoriali valdostane, parla pure della storia vera della nascita del Parco. E per la prima volta in assoluto, di fatti veri inediti, testimonianze significative per le future generazioni.
Domenica prossima, 1° maggio, il libro sarà nuovamente presentato nella sala del Ristorante Les Pleiades di Saint-Vincent, appena sotto il Col di Joux.