Nel presepe della Cattedrale la statuetta dell’infermiera, donata dalla Coldiretti
Se il Presepe è la rappresentazione della nascita di Gesù, attraverso i suoi personaggi racconta allo stesso tempo anche la realtà della vita di tutti i giorni. Insieme al Bambinello troviamo quindi, fra gli altri, artigiani, casalinghe, filatrici, agricoltori, pastori e animali. Al quadro si aggiunge da quest’anno un nuovo personaggio, l’infermiera anti Covid, che simboleggia l’impegno di tutto il mondo della sanità e della cura, in particolare nei confronti delle persone più deboli.
La statuina, realizzata da un artigiano esperto nell’arte presepiale, è stata ideata da Coldiretti, Fondazione Symbola e Confartigianato, sotto l’egida del Manifesto di Assisi, e consegnata nella mattinata di mercoledì scorso, 16 dicembre, dal presidente di Coldiretti Alessio Nicoletta e da Mauro Salmin vicepresidente di Confartigianato Imprese Valle d'Aosta, al vescovo di Aosta, monsignor Franco Lovignana.
«Agricoltori, medici ed infermieri non hanno mai smesso di lavorare in questa difficile pandemia per garantire la salute dei cittadini e l’approvvigionamento alimentare delle famiglie, nonostante i rischi e le difficoltà» ha commentato Alessio Nicoletta. «La modernità del Presepe viene proprio dal suo legame con la vita di tutti i giorni che per gli agricoltori e gli allevatori vuole dire conservazione dei territori e della biodiversità, soprattutto in montagna e nelle zone più difficili dove mancano condizioni economiche e sociali minime per garantire la permanenza di pastori e allevatori».
«Il mondo dell’artigianato così come tutto il mondo delle attività produttive sta affrontando le restrizioni sul piano economico imposte da questa guerra al virus nelle retrovie, laddove le difficoltà sono enormi ma non si rischia la vita» dichiara Mauro Salmin. «Non potevamo quindi che apprezzare questa iniziativa volta a riconoscere il valore morale del lavoro degli operatori sanitari che si sono trovati a combattere questa guerra in trincea andando all’assalto del nemico invisibile mettendo a rischio la propria salute e contando purtroppo anche delle perdite di vite umane. Questa iniziativa ci rende orgogliosi perché ci offre la possibilità di dare un segnale di solidarietà morale a coloro che combattono per la vita di tutti noi».
«Si tratta di un’iniziativa piccola, ma molto significativa» ha detto monsignor Franco Lovignana durante l’incontro. «Collocheremo la statuina nel presepe della Cattedrale con l’obiettivo di riconoscere il servizio eroico che numerosi operatori sanitari hanno svolto durante questi mesi di emergenza. Credo che possa rappresentare anche un richiamo alla società e a chi ne ha la responsabilità perché l’opera da loro svolta sia valorizzata anche in futuro e affinché si riprenda in mano il servizio sanitario nazionale, troppo spesso oggetto di tagli».
Messa di Natale, gli orari
La Messa anticipata, alla vigilia di Natale, non ha turbato più di tanto i parroci della città, che hanno definito in questi giorni gli orari. Ecco quindi gli orari delle celebrazioni ad Aosta: la vigilia, giovedì 24 dicembre, la Messa sarà alle 17.30 a Santo Stefano; alle 18 nel Santuario di Maria Immacolata e a Saint-Martin-de-Corléans; alle 18.15 a Sant'Anselmo; alle 18.30 alla chiesa collegiata dei Santi Pietro e Orso; alle 20 in Cattedrale, a Maria Immacolata e a Saint-Martin-de-Corléans; alle 20.30 a Porossan. Il giorno di Natale sarà alle 7.20 in Cattedrale; alle 8.30 all'Immacolata e a Saint-Martin-de-Corléans; alle 9 a Santo Stefano; alle 9.30 la celebrazione a Saint-Martin-de-Corléans sarà in francese; alle 10 alla chiesa collegiata dei Santi Pietro e Orso e a Porossan; alle 10.30 in Cattedrale e all'Immacolata; alle 11 a Saint-Martin-de-Corléans; alle 11.15 a Sant'Anselmo; alle 16 all'Immacolata; alle 18 in Cattedrale e all'Immacolata; alle 18,30 alla chiesa collegiata dei Santi Pietro e Orso e a Saint-Martin-de-Corléans.