Nel carcere di Brissogne un pomeriggio sotto il segno di teatro e musica con i detenuti come protagonisti

Nel carcere di Brissogne un pomeriggio sotto il segno di teatro e musica con i detenuti come protagonisti
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Il pomeriggio di venerdì scorso, 22 settembre, nella Casa circondariale di Brissogne, ha avuto luogo l’iniziativa Artinisieme!, un pomeriggio all’insegna della socialità.

I detenuti sono stati i veri protagonisti della rappresentazione teatrale dal titolo Il Tavolo di Don Chisciotte, presentata da Donatella Corti, referente regionale dall’Associazione Libera Valle d’Aosta, a conclusione della prima edizione del “Percorso Caffè letterari: Il teatro dentro, azione del Piano Corresponsabilità educativa&Legalità” proposto dal Tavolo tecnico permanente sulla Corresponsabilità educativa e sulla Legalità in collaborazione con Enti e Associazioni.

A seguire il concerto “Dai diamanti non nasce niente…”, organizzato dal Servizio per le dipendenze-SerD dell’azienda Usl Valle d’Aosta con il Duo De André, formato dai giovani e talentuosi musicisti Valeria Zanella, voce e violino, e Andrea Filippi, voce, chitarre, tastiera e percussioni.

Un pomeriggio all’insegna del confronto, dell’informazione e della buona arte per regalare a tutti i presenti un momento di socialità tra il dentro e il fuori.

«Abbiamo preso a cuore queste iniziative progettuali proprio perché consentono di sviluppare le potenzialità espressive della persona - sottolinea l’assessore ai Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali Jean-Pierre Guichardaz - proponendo modalità di lavoro tali da valorizzare gli aspetti socio-relazionali oltre al senso di responsabilità e di collaborazione. Vogliamo comunicare un messaggio concreto di vicinanza agli ospiti della casa circondariale e ai loro familiari nel rispetto della dignità umana e della diversità».

«Voglio sottolineare il ruolo centrale del Servizio per le Dipendenze dell'Azienda Usl - afferma l’assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali Carlo Marzi - nell'aiutare i detenuti a superare le loro sfide legate alle dipendenze di vario tipo e a lavorare sulla propria riabilitazione. L'iniziativa del concerto rappresenta un'opportunità per mettere in luce il lavoro svolto dagli operatori SerD e per sensibilizzare la società sulla necessità di fornire supporto e trattamento a questi pazienti che vivono una situazione molto particolare. Si tratta di un lodevole esempio positivo di come la sanità e la cultura possano unirsi per promuovere il recupero e la riabilitazione dei detenuti, contribuendo così a migliorare la loro qualità di vita, nonché, attraverso l'arte, a portare momenti di 'mondo esterno' all'interno di un luogo chiuso per eccellenza».

«Il forte coinvolgimento prodotto dalle belle esibizioni a cui abbiamo assistito - osserva la direttrice della Casa circondariale di Brissogne Antonella Giordano - ha rievocato le intense emozioni vissute da tutti i protagonisti, ovvero studenti, docenti, detenuti ed esperti, degli incontri tenuti in questo istituto nell’ambito dei Forum giovani e detenuti a confronto, rientranti nel Piano Corresponsabilità educativa&Legalità 2022/2023. ArtInsieme chiude le attività realizzate nel periodo precedente e inaugura l’avvio del nuovo Piano relativo all’anno scolastico 2023/2024. Questo sarà arricchito di ulteriori e interessanti nuove azioni e progetti finalizzati alla prevenzione delle dipendenze e della commissione dei reati e, insieme, a contribuire a realizzare la finalità rieducativa della pena».

«Questo progetto nasce dalla volontà di fare un dono. - spiega il dottor Gerardo Di Carlo, direttore del Servizio delle Dipendenze dell'Azienda Usl, organizzatore dell'evento - Il dono è per i detenuti, persone ai margini della società, gli ultimi, che spesso non hanno più la forza di credere in un futuro diverso. Molti di essi possiedono grandi qualità, che sono rimaste inutilizzate perché è più facile pensare di non poter cambiare la propria vita e perseverare nei propri errori. Il SerD si occupa nella Casa circondariale dei disturbi psichici o delle dipendenze patologiche, ma vuole in parte contribuire anche al benessere e dare un'altra forma, finalmente sana, all'idea di piacere. La musica è un linguaggio universale ed accessibile a chiunque, indipendentemente dalla storia individuale e dal livello culturale: con questo concerto vogliamo regalare un momento di piacere autentico, non artificiale, e al contempo far riflettere perché come diceva Fabrizio De André “Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”».

Tutte iniziative che sono ossigeno per la casa circondariale, che soffre una cronica mancanza di personale. A partire dagli educatori: 1 solo fino a poco tempo fa, su quasi 130 detenuti. La direttrice Antonella Giordano riferisce: «Abbiamo avuto un rientro di un funzionario giuridico-pedagogico che era stato distaccato, e l'invio in missione di altri 2 funzionari, per sopperire alle carenze dell'area trattamentale. Inoltre da domani, domenica 1°, ottobre avremo anche la nuova figura del mediatore culturale. Un altro aspetto importante è che presto si concluderanno i concorsi nazionali proprio per la figura dei funzionari giuridico-pedagogici e questo potrebbe significare nuovi arrivi». Da una decina di anni il carcere non ha un direttore titolare. L'attuale reggente temporanea Antonella Giordano, che dirige anche il penitenziario d'Ivrea, però annuncia: «A breve ci sarà l'assegnazione dei nuovi dirigenti penitenziari, presumo entro l'anno».

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