«Nel 2021 il rilancio? Lo vedremo dalla trattativa per l’integrativo»

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«I numeri sono eloquenti e dimostrano come il 2020 sia stato un anno nero». Parole di Fabrizio Graziola, segretario Fiom Cgil Valle d'Aosta, a commento dei dati di bilancio appena diffusi dalla Cogne. «Per quanto riguarda le chiusure del 2020 sono state fortemente volute dalle organizzazioni sindacali per permettere di fare una sanificazione totale dell’azienda - in seguito all’emergenza Coronavirus - a tutela dei lavoratori. È chiaro che in paragone ad altre realtà la situazione della Cogne Acciai Speciali è migliore dal punto di vista economico e produttivo. Le nostre maggiori preoccupazioni riguardano in primis l’occupazione visto che negli ultimi due anni si sono persi circa cento posti di lavoro. E abbiamo ancora centocinquanta contratti a tempo determinato, il cui futuro quindi è ancora incerto. L’azienda fa capire che il 2021 sarà un anno di rilancio, questo lo vedremo - per quanto ci riguarda - dall’andamento della trattativa per il contratto integrativo aziendale scaduto nel 2020» conclude Fabrizio Graziola.

Più positivo Giorgio Diémoz, segretario del Savt Métallos. «La fuoriuscita di una sessantina di persone, l’anno scorso, che ha raggiunto la pensione, ha consentito all’azienda di procedere a delle assunzioni. Le commesse non mancano, tanto che in molti reparti si fa lo straordinario. Allo stesso modo lasciatemi dire che sono orgoglioso di come i sindacati, insieme all’azienda, hanno gestito la situazione Covid. Infatti i casi nello stabilimento sono stati pochissimi» conclude Giorgio Diémoz.

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