Negli Open day per chi ha meno di 60 anni i vaccini Astrazeneca e Janssen sostituiti da Pfizer e Moderna

l'Usl della Valle d'Aosta ha deciso di sospendere la somministrazione di Vaxzevria e Janssen nei soggetti under 60 per gli Open day previsti oggi, sabato 12, e domani, domenica 13 giugno. Ai soggetti prenotati vengono perciò inoculati i vaccini Pfizer e Moderna «In considerazione della disponibilità di vaccini Pfizer e Moderna - precisa una nota dell’Usl - e in attesa delle ulteriori indicazioni e disposizioni relative all'utilizzo di Vaxzevria (ex AstraZeneca) e Janssen (Johnson&Johnson) da parte del Comitato Tecnico Scientifico dell'Istituto Superiore della Sanità».

In dettaglio, l'Usl della Valle d'Aosta comunica che sono annullati gli Open day di oggi al Palaindoor di Aosta e di domani a Donnas e i posti ancora disponibili possono essere coperti con l’anticipazione per i cittadini già prenotati dal Portale Vaccini. Chi era già prenotato per l’Open day sarà vaccinato con Pfizer. E' invece confermato l'Open day di oggi, sabato 12 giugno, a Donnas - dalle 8.30 alle 16.30 con 360 posti - dove è prevista la sostituzione del vaccino Janssen con il vaccino Moderna. Parallelamente sono state circa 200 le disdette in Valle d’Aosta agli Open day vaccinali con i sieri di Astrazeneca e Johnson&Johnson, una settantina per giornata. A differenza dei primi giorni, quando le prenotazioni si esaurivano nel giro di pochi minuti, erano rimasti liberi circa la metà dei posti dopo le notizie su possibili reazioni avverse, da parte di giovani, alla somministrazione del siero anglo-svedese.

La pandemia frena ancora

Nel frattempo continua la frenata della pandemia di Covid-19 in Valle d'Aosta. Ai 4 nuovi casi rilevati fanno da contraltare 8 nuovi guariti, pertanto cala di 4 unità il numero di positivi attuali, scesi a 112. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 143 tamponi molecolari, con un tasso di positività di appena il 2,79 per cento. È quanto riporta il bollettino di aggiornamento dell'emergenza Covid-19 diffuso dalla Regione sulla base dei dati forniti dall'Usl. Non ci sono stati nuovi decessi. Ecco perché è stato chiuso all'Ospedale regionale “Umberto Parini” di Aosta il reparto Covid. 3 dei pazienti ancora ricoverati sono stati trasferiti in Malattie infettive, gli altri, un paio, più stabili, sono andati nel centro Covid allestito nella microcomunità di Variney. Anche nel 2020 l'ultimo reparto per pazienti positivi era stato chiuso l'11 giugno.

«Anticipare la zona bianca»

La Valle d'Aosta chiede di anticipare la zona bianca. Lo ha annunciato il presidente della Regione Erik Lavevaz intervenendo in Consiglio Valle mercoledì scorso, 9 giugno Il presidente Erik Lavevaz ha riferito che «I dati sull’evoluzione pandemica hanno confermato un trend discendente che in questi ultimi giorni si è stabilizzato intorno a valori molto bassi. Il dato più rilevante, dopo 472 morti a causa dell’infezione da Covid-19, è l’assenza di vittime da 2 settimane a questa parte. La scorsa settimana siamo scesi per la prima volta da febbraio a meno di 50 casi rilevati ogni 100.000 abitanti. Anche per questo ho scritto al presidente Mario Draghi e al ministro della Salute Roberto Speranza per chiedere che la Valle d’Aosta venga collocata in zona bianca già da venerdì 21 giugno, anziché da venerdì 28 come dovrebbe essere sulla base delle norme attuali»

Smontato l’ospedale da campo

Una altro segnale dell’evidente miglioramento dell’emergenza sanitaria è lo smantellamento dell'ospedale da campo dell'Esercito, ospitato da dicembre in uno dei capannoni di Vallée d’Aoste Structure nell'Espace Aosta di via Lavoratori vittime del Col du Mont. Una breve cerimonia di commiato nel primo pomeriggio di lunedì scorso, 7 giugno, si è tenuta a Palazzo regionale ad Aosta. Nei 6 mesi di attività, l'ospedale da campo - allestito con 20 posti letto per pazienti affetti da Coronavirus a bassa intensità sanitaria e 2 posti sub-intensivi - ha accolto 33 pazienti paucisintomatici - e cioé con sintomi respiratori lievi- che hanno avuto una degenza media di circa 20 giorni. Fino a marzo, nella struttura hanno operato vari profili sanitari dell'Esercito, oltre a 18 unità logistiche. Nello specifico, un medico responsabile della struttura, 4 medici, 9 infermieri, 3 operatori socio sanitari e 8 operatori logistici della sanità. All'incontro in Regione erano presenti il presidente Erik Lavevaz, l'assessore alla Sanità Roberto Barmasse, il capo di gabinetto della Regione Paolo Di Nicuolo, il capo della Protezione civile valdostana Pio Porretta, il direttore generale dell'Usl Valle d’Aosta Marco Ottonello, il vicecomandante dei Supporti logistici dell'Esercito colonnello Alessandro Tassi, il comandante del Centro addestramento alpino generale di Brigata Matteo Spreafico, l'ufficiale responsabile regionale colonnello Giovanni Santo, il comandante del Primo reparto sanità tenente colonnello Filippo Tremolada, il direttore dell'ospedale da campo tenente colonnello medico Tommaso Sciarra e l'ufficiale coordinatore regionale tenente colonnello medico Massimo Stella.

Vaccinazioni alla Cogne

Alla Cogne Acciai Speciali ha preso il via martedì scorso, 8 giugno, la campagna di vaccinazione «Voluta dall’azienda - precisa una nota - quale contributo al piano di immunizzazione della popolazione valdostana dell’Unità sanitaria locale della Valle d’Aosta e quale azione di accrescimento del livello di sicurezza dell’ambiente di lavoro per i propri dipendenti, nella finalità della prosecuzione dell’attività produttiva».

Martedì sono state somministrate le prime dosi del vaccino Moderna, assegnato dall’Usl per l’attuazione del Piano vaccinale aziendale. L’attività di vaccinazione si concluderà entro la fine del mese di luglio, quando saranno inoculate le seconde dosi del vaccino.

Per portare avanti il progetto di vaccinazione, i medici e il personale infermieristico dell’azienda possono contare sul supporto dei volontari del Comitato regionale della Croce Rossa italiana con il quale la Cogne Acciai Speciali ha predisposto un protocollo.