«Necessaria una cabina di regia con il Comune per evitare le chiusure durante i grandi eventi»

«Necessaria una cabina di regia con il Comune per evitare le chiusure durante i grandi eventi»
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Domenica scorsa, 29 ottobre, in occasione del Trofeo Sette Torri, come già era accaduto per la domenica precedente per il raduno degli alpini, erano tanti i bar chiusi nel centro di Aosta. Una situazione paradossale per una città che vanta una vocazione turistica e che poi non sa essere accogliente quando ci sono le grandi manifestazioni. E’ il sintomo di una scarsa sensibilità degli esercenti che snobbano questi eventi per degli incassi che sarebbero sicuramente interessanti? «Non è così. - assicura il presidente dell’Ascom di Aosta Ermanno Bonomi - La gente vede i locali chiusi e pensa che manchi la voglia di lavorare, ma non sa che i titolari impiegano spesso questo periodo dell’anno per lavori di manutenzione e per le ferie del personale, dato che poi inizia il periodo delle festività natalizie. C’è pure un altro aspetto: da tempo chiediamo all’Amministrazione comunale di costituire una cabina di regia con i rappresentanti dei commercianti per fornire con largo anticipo il calendario degli eventi, affinché si possano programmare per tempo le chiusure evitando che si concentrino quando vi sono le manifestazioni. Al momento, però, la nostra proposta non ha ottenuto il riscontro sperato». Ermanno Bonomi vuole togliersi anche un altro sassolino dalla scarpa: «Inoltre riteniamo inaccettabile che per ogni manifestazione la città venga “blindata” con la chiusura dei parcheggi. Una situazione che non incentiva la clientela valdostana a venire in centro. Per esempio in occasione del Trofeo Sette Torri è stato chiuso il parcheggio di piazza Arco d’Augusto anche se la corsa non passava da lì. E poi, sempre a proposito di piazza Arco d’Augusto, la nuova viabilità con la chiusura del tratto di viale Garibaldi ha penalizzato gli esercenti della zona che hanno registrato una flessione degli incassi. Insomma, finiamola di colpevolizzare sempre i commercianti».

Dal canto suo, l’assessora allo Sviluppo economico e alla Promozione turistica Alina Sapinet commenta: «Noi non abbiamo competenza sulle aperture dei locali, i cui gestori decidono in autonomia. Sarebbe auspicabile che nelle grandi occasioni Aosta fosse una città aperta, ma è una scelta che dipende esclusivamente dai titolari delle attività commerciali. Ho visto che c’erano dei locali chiusi, alcuni per ferie, tuttavia credo che ne fossero aperti di più rispetto a qualche anno fa. In piazza Chanoux, per esempio, quelli aperti erano 3. Credo che, comunque, non manchino le informazioni sulle date delle manifestazioni utili per programmare le chiusure, dato che sono puntualmente pubblicizzate».

Il presidente dell’Ascom di Aosta Ermanno Bonomi

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