Nasce la Comunità Energetica: patto tra Comuni per affrontare le sfide ambientali del futuro

Nasce la Comunità Energetica: patto tra Comuni per affrontare le sfide ambientali del futuro
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La salvaguardia ambientale è tra le priorità del Comune di Borgofranco. Si è costituito nei giorni scorsi, in Municipio, con la partecipazione dell’architetto Stefano Dotta dell’Environment Building Park di Torino, il cronoprogramma per fondare la Comunità Energetica (la cosiddetta “Cer”) “Dora5Laghi”, avviato già dallo scorso mese di maggio. Erano presenti all'incontro i sindaci di Borgofranco Fausto Francisca, di Montalto Dora Renzo Galletto e di Quincinetto Angelo Canale Clapetto.

Il Comune di Borgofranco, capofila dell’iniziativa, ha ottenuto dalla Fondazione San Paolo un contributo di circa 70mila euro per la progettazione, da dividere con gli altri Comuni del Paesc (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile), uniti dal Patto dei Sindaci, cioè Montalto, Chiaverano, Lessolo, Quassolo e Quincinetto, con l’esclusione di Burolo, che pur appartenendo al sodalizio, ha preferito rivolgersi ad un’altra Comunità Energetica.

«Le basi sono state poste e il cronoprogramma scritto. - annuncia Fausto Francisca - La costituzione della Comunità Energetica è prevista quindi per il mese di settembre, cosa che dovrebbe portare alla sua attivazione entro fine novembre: si potrà quindi partecipare al bando del Pnrr per la realizzazione di impianti fotovoltaici e per il riparto degli incentivi».

I Comuni interessati, uniti dal sodalizio del Piano, attraverso azioni condivise, potranno così raggiungere gli obiettivi stabiliti entro il 2030 da Onu, Europa, Italia, Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Comuni (e anche da cittadini, singoli o associati): meno emissioni di anidride carbonica, meno consumi, acquisti mirati, meno rifiuti e più riciclo, limitazione al consumo di suolo e allo spreco d'acqua, con tante azioni che tutte insieme permetteranno una miglior qualità della vita per le generazioni future.

«In un recente incontro a Roma, - ricorda Fausto Francisca - avvenuto tra l’Amministrazione comunale di Borgofranco d’Ivrea, in rappresentanza del Coordinamento Nazionale delle Agende 21 Italiane, e il Ministero dell’Ambiente, avevamo fatto il punto sulla materia della transizione energetica, di Comunità Energetiche, di progettazione europea, di progetto Life, di rapporti tra le associazioni di Comuni, di Bacini imbriferi montani, delle difficoltà "politiche" di costituire un Parco, della quasi impossibilità dei piccoli Comuni a partecipare direttamente al collegato ambientale, della difficoltà di formare personale comunale specializzato nei temi ambientali».

Importantissimo si rivela quindi il contributo di esperienze del Coordinamento delle Agende 21 al lavoro che giornalmente viene portato avanti dal Ministero dell'Ambiente, in modo da superare gli intoppi che bloccano l’applicazione di alcune normative e soprattutto per sensibilizzare sull’importanza di agire nelle realtà urbane più piccole, quelle a diretto contatto con il territorio e bisognose di risorse particolari per promuovere iniziative inerenti a queste tematiche.

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