Napoleonica, una mostra di documenti storici per lanciare ufficialmente il conto alla rovescia
Tra le tante iniziative che caratterizzeranno la settima edizione della rievocazione storica Napoleonica - che tornerà da venerdì 2 a domenica 4 giugno prossimi - il Forte di Bard ha dato vita, grazie alla collaborazione con il Comune di Moretta e la Città di Ceva, in provincia di Cuneo, a un inedito progetto espositivo di approfondimento storico che si inaugura oggi, sabato 6 maggio, alle 18, nella Cappella del Forte.
La mostra “Napoleone nei documenti storici di Ceva e Moretta. Documenti messi a disposizione dal Comune di Ceva e dal Comune di Moretta”, curata da Andrea Briatore e Silvia Oberto, presenterà al pubblico una serie di preziosi documenti e opere d’arte che testimoniano il legame tra le tre realtà e il passaggio di Napoleone Bonaparte.
Il Forte di Ceva, al pari del precedente Castello medievale di Bard, venne fatto radere al suolo per volontà dell’imperatore francese. Un grande plastico presenterà al pubblico le peculiarità architettoniche del Forte di Ceva edificato nel XVI secolo, affiancato da una serie di acquerelli su tela per gentile concessione dell’Archivio di Stato di Torino, oltre a documenti originali tratti dagli archivi comunali. La sezione dedicata a Moretta presenterà invece una serie di cartografie che documentano l’introduzione delle forme di Catasto volute da Napoleone con un editto dopo la sua conquista di gran parte del Regno Italico, messe in relazione con il precedente Catasto particellare Sabaudo.
L’esposizione sarà a disposizione del pubblico negli abituali orari di apertura del Forte di Bard sino a domenica 4 giugno; l’accesso è incluso nel biglietto di ingresso alle altre aree espositive.
In occasione dell’inaugurazione viene presentato il programma di Napoleonica 2023 e, per ricordare i 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni, l’attore Andrea Damarco cura un reading letterario della celebre ode Il cinque maggio, scritta da Manzoni alla morte di Napoleone dopo il suo esilio a Sant’Elena.