Nando dalla Chiesa ha incontrato i “giovani ambasciatori della legalità”
A conclusione del corso di formazione “Giovani ambasciatori della legalità”, realizzato a inizio dicembre dall'Osservatorio regionale antimafia, istituito presso il Consiglio Valle, in collaborazione con il Dipartimento di scienze economiche e politiche dell'Università della Valle d'Aosta, sono stati consegnati ai 18 partecipanti gli attestati di "giovane ambasciatrice" e "giovane ambasciatore" della legalità.
L'evento si è tenuto nel pomeriggio di mercoledì scorso, 10 gennaio, a Palazzo regionale, nel corso dell'incontro pubblico "Educazione alla legalità: dai Giovani ambasciatori alla comunità", che ha visto la partecipazione del professor Nando dalla Chiesa, uno dei massimi esperti italiani in tema di criminalità organizzata.
Aperto dal presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin e dalla Rettrice dell'Università della Valle d'Aosta Manuela Ceretta, e moderato da Claudio Forleo, giornalista e componente del Comitato tecnico dell'Osservatorio regionale, l'incontro ha previsto anche una restituzione finale sul corso di formazione a cura dei professori Paolo Gheda e Marco Alderighi dell'ateneo valdostano.
«L'educazione alla legalità necessità di un'informazione precisa e competente. - ha sottolineato Nando dalla Chiesa - In passato, il nostro Paese ha scelto di raccontare il fenomeno mafioso, rimuovendolo. Una narrazione, vincente fino ai primi anni Ottanta, che teorizzava l'inesistenza di un'organizzazione mafiosa. Questa cultura acquiescente ha provocato una delle più grandi tragedie della storia del nostro Paese: l'offensiva di Cosa nostra contro lo Stato dal 1979 al 1993. L'educazione alla legalità, nata dopo l'omicidio di Piersanti Mattarella nel 1980, è una promessa di libertà per cui vale la pena battersi che è stata raccontata e spiegata da decine di migliaia di insegnanti, schierati contro la mafia. Il corso che si è appena concluso in Valle d'Aosta è un'iniziativa istituzionale e seria a cui era giusto partecipare. Sono contento di essere qui oggi con il mio portato di esperienza che non si limita all'università ma è lungo nel tempo e vasto nello spazio. Mi auguro che questo sia il primo di altri eventi di questo genere».
«La presenza delle mafie non è più un fenomeno relegato alle loro terre di origine: da nord a sud, riguarda tutti noi e va anche oltre i confini degli Stati - ha affermato il presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin - In Valle d'Aosta la presenza della ‘ndrangheta è un fatto ultradecennale che, di recente è stato accertato anche giudiziariamente con una sentenza definitiva. È un problema di tutti e ognuno di noi può e deve fare la sua piccola parte. In questo senso, i nostri neo ambasciatori rappresentano una risorsa importante per la comunità».
I 18 giovani ambasciatori della legalità sono Elisabetta Anrò, Ana Antohin, Christel Berruti, Alice Bonato, Simone Bosonin, Ephrem Cossard, Paolo Dattola, Beatrice Del Col, Rebecca Di Stefano, Letizia Gagliardi, Luca Germanetti, Didier Jotaz, Erica Macrì, Carlo Umberto Ravagnani, Manuel Sciarroni, Beatrice Somaglia, Laura Talmet e Nicole Vallet.