Mutui agevolati della Regione, ricorso a Torino per presunte discriminazioni

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Davanti al Tribunale di Torino, l’Associazione degli studi giuridici sull'immigrazione-Asgi ha depositato un ricorso per accertare e dichiarare il carattere discriminatorio nei confronti dei non valdostani dei requisiti decisi dalla Regione per ottenere mutui agevolati. Nel giugno 2021 l'associazione aveva vinto una causa analoga riguardante il bando affitti del 2018 approvato dall'allora Giunta presieduta dalla leghista Nicoletta Spelgatti. Il nuovo ricorso è relativo invece alla delibera di lunedì 9 maggio scorso dell'esecutivo del presidente Erik Lavevaz. Sono 2 i punti contestati: da un lato i 5 anni di residenza nella regione necessari per ottenere il mutuo prima casa, dall'altro la cittadinanza italiana o in uno stato dell'Unione europea, oltre a 8 anni di residenza in Valle d’Aosta, per i mutui agevolati per il recupero di fabbricati. Oltre a sollecitare la rimozione della di quella che viene definita una discriminazione, l’Associazione degli studi giuridici sull'immigrazione chiede di riaprire il bando senza i requisiti contestati e un risarcimento di 10mila euro per il «Danno non patrimoniale e all'immagine derivante dalla discriminazione». Se non fosse possibile risarcire ai ricorrenti «Il danno derivante dal ritardo nel riconoscimento del beneficio» del mutuo .- la differenza tra il tasso pagato e quello previsto in caso di ammissione al bando -, l’Asgi chiede di versare loro «Il danno patrimoniale conseguente alla intervenuta discriminazione, pagando agli stessi la somma di 57.810 euro». La Regione, con delibera approvata lunedì 19 dicembre, si è costituita in giudizio, incaricando l’avvocato Franco Ferrari del Foro di Milano. 

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