Musico, alpino e consigliere Chambave piange la sua storia con l’addio a Pierino Besenval
«Quest’anno con il Covid non si potrà celebrare Santa Cecilia? Pazienza, faremo una festa doppia il prossimo anno». Pierino Besenval era così, positivo e sempre di buon umore, ancora fino a pochi giorni fa quando scherzava con un collega della Banda musicale di Chambave incontrato per caso. Nulla lasciava pensare che solo poche settimane dopo avrebbe chiuso gli occhi per sempre, all’età di 84 anni. Una triste notizia per tutto il paese, in queste periodo così difficile. Si è spento mercoledì scorso, 2 dicembre, all’Ospedale regionale “Umberto Parini” di Aosta e i suoi funerali vengono celebrati oggi, sabato 5, alle 10, nella chiesa parrocchiale di Chambave.
Pierino Besenval era un’istituzione a Chambave, anima della vita sociale, pilastro di numerose associazioni. E non poteva essere altrimenti per il figlio di Louis Besenval, sindaco del paese dal 1946 al 1952 e morto nel mese di maggio del 2005, a 103 anni compiuti, un altro pezzo di storia del Comune della Media Valle. Anche Pierino era stato amministratore - consigliere comunale dal 1985 al 1990 - ma soprattutto era il motore di tante realtà, grandi e piccole, di Chambave. Coltivava un profondo amore per la musica ed era il membro più anziano attualmente in attività della Banda del paese, senza mancare mai, con il suo clarinetto, ai concerti e alle prove, le ultime ancora la scorsa estate. Era ufficialmente da 62 anni in Banda ma suonava da molto più tempo, come dimostra la foto datata 1952 in cui appare ragazzo, insieme ad altri musici, pubblicata sul libro “Chambave - L’ambiente e la storia”. Era anche uno storico componente della cantoria parrocchiale.
Sempre pronto a dare una mano, rappresentava la memoria storica del paese, dove conosceva tutto e tutti. Pensionato della Cogne, era stato tra i promotori dell’associazione Les Amis de la Vigne che riuniva i viticoltori della zona prima della nascita della Crotta di Vegneron, di cui in seguito è diventato socio conferitore, conquistando anche diversi premi per le sue uve alla tradizionale festa del mese di settembre. Per anni aveva ricoperto il ruolo di presidente del consorzio di miglioramento fondiario Adret, di cui era ancora attualmente attivo membro del direttivo. Spiritoso e socievole, negli anni era stato pure membro dei Vigili del Fuoco volontari, capogruppo degli Alpini e tra i più generosi donatori di sangue dell’Avis.
Una vita per gli altri e in mezzo agli altri, nel segno della generosità, per un uomo che era cresciuto in una famiglia numerosissima, con 8 fratelli (2 mancati in tenera età), per la quale il 2020 è stato un anno davvero triste: 3 sorelle di Pierino - Ida, Rosellina e Maria - sono mancate sempre quest’anno, nel giro di pochi mesi.
Pierino Besenval lascia la moglie Lucina Chatrian (con cui era sposato dal 1964), i due figli Luigi e Renzo, il fratello Dino con la moglie Gabriella Chanoux e le sorelle Teresa e Elda.