«Musicastelle, una formula vincente più forte del virus»
Il programma 2021 di Musicastelle Outdoor è stato finalmente svelato con una rosa di artisti di tutto rispetto. Infatti Colapesce e Di Martino - rispettivamente gli pseudonimi di Lorenzo Urciullo e Antonio Di Martino - apriranno la rassegna alle 17 di sabato 19 giugno al campo di Tsan Mort a Saint-Vincent. Carl Brave - nome d’arte di Carlo Luigi Coraggio - canterà alle 15.30 di sabato 26 giugno in località Peindeint a Val Vény di Courmayeur. Sabato 3 luglio, alle 15.30, alle cascate di Lillaz a Cogne, sarà la volta di Samuele Bersani. Daniele Silvestri si esibirà sabato 10 luglio, alle 15, nel Vallone di Vertosan ad Avise. Willie Peyote, alias Guglielmo Bruno, si potrà ascoltare domenica 18 luglio, alle 14, al Lago Goillet di Breuil-Cervinia. Chiuderà la rassegna sabato 24 luglio, alle 15, a Lajoux di La Thuile, Francesca Michielin. «Lavoriamo da dicembre alla costruzione del cartellone degli artisti di Musicastelle 2021. - dichiara la direttrice dell’Ufficio Regionale del Turismo Gabriella Morelli - Quelli contattati sono stati tanti e con tutti abbiamo mantenuto l'interlocuzione aperta nel tempo seguendo insieme l'evoluzione della pandemia. L'incertezza rende molto più difficile, articolata e lunga la trattativa ma alla base c'è da parte di tutti, di chi organizza e di chi si esibisce, la voglia di spettacoli dal vivo e i contesti e le situazioni come le nostre diventano subito interessanti. Indubbiamente l'esperienza dell'anno scorso, dove Musicastelle è stato uno dei pochi Festival di musica che si è regolarmente svolto in Italia, ha rafforzato l'immagine della rassegna anche in termini di serietà e affidabilità organizzativa». In base a quali criteri sono state scelte le località di quest'anno? «Nei 10 anni di storia di Musicastelle le località “star”, nel senso di turisticamente più sviluppate, - risponde la direttrice Gabriella Morelli - erano state evitate per privilegiare quelle minori e meno conosciute. Quest'anno, dopo un periodo di inattività così lungo e una ferita così grave per il settore turistico, ci è sembrato opportuno portare Musicastelle nelle località più turistiche, e per questo maggiormente colpite dalla pandemia, così da far sentire la nostra vicinanza agli operatori e sostenere la ripartenza». Quali precauzioni verranno adottate per garantire la sicurezza degli spettatori dei concerti? «Le stesse misure che abbiamo adottato l'anno scorso. - puntualizza Gabriella Morelli - In particolare la prenotazione dei posti, per garantire il rispetto del numero massimo di spettatori consentito, e il distanziamento fisico tra gli spettatori, segnalando le postazioni con apposite bandierine nel prato». Quindi, quale sarà il numero di spettatori massimo per ogni concerto e chi avrà la precedenza nelle prenotazioni? «Al momento il numero massimo consentito è pari a 1.000. - ricorda Gabriella Morelli - Se le nuove linee guida, attualmente in corso di approvazione, ci consentiranno di elevare il numero lo faremo tenuto conto delle dimensioni che variano da località a località. Dovendo gestire un numero chiuso e avendo una disponibilità di posti molto inferiore alla domanda, abbiamo individuato una priorità di accesso, riservata a chi unisce al concerto un soggiorno in una struttura ricettiva della Valle d'Aosta, per non vanificare la finalità turistica della manifestazione». A proposito: cosa rispondete agli spettatori valdostani che l'anno scorso si erano sentiti "discriminati" rispetto ai turisti che soggiornavano in strutture ricettive ai quali veniva data la precedenza per i concerti? «Che questa scelta non va letta come una discriminazione tra spettatori - assicura Gabriella Morelli - ma come un'attenzione, mi sento di dire dovuta in un momento storico come questo, per gli operatori del nostro settore. Musicastelle è finanziato con soldi pubblici della missione turismo. Rimarranno comunque certamente dei posti anche per gli spettatori valdostani». Quale cifra investe la Regione in questa manifestazione e quale ritorno ha? In pratica: si può stimare quanti euro tornano sul territorio a fronte di ogni euro investito? «L'investimento complessivo per la manifestazione si aggira intorno ai 120.000 euro. - calcola Gabriella Morelli - Il ritorno è apprezzabile sia in termini di ricaduta economica per le strutture ricettive, visto che l'anno scorso la metà dei biglietti dei 4 concerti è stata assegnata a turisti che hanno pernottato in una struttura ricettiva valdostana per un totale di 2.000 pernottamenti almeno, sia in termini di immagine e di comunicazione per la Valle d'Aosta, dato che nel 2020 il concerto di Diodato è stato ripreso da tutti i TG nazionali. Ma il ritorno più importante e di maggior valore è quello in termini esperienziali da parte di chi partecipa, che si trasforma in ricordo e in passaparola positivo. Musicastelle non è solo un concerto, è un'esperienza più ampia, che parte dalla camminata per raggiungere la località che ospita lo spettacolo, scaturisce nella scoperta di luoghi panoramici e suggestivi e culmina nell’evento musicale, vissuto in una dimensione acustica di grande vicinanza e intimità con l'artista. Una giornata spensierata, piena di bellezza e di armonia tra musica e natura. La scorsa settimana quando siamo usciti con il programma 2021 abbiamo ricevuto diverse comunicazioni di spettatori che avevano partecipato l'anno scorso che ci hanno dichiarato che il concerto di Musicastelle 2020 era il più bel ricordo della loro estate. Fa piacere». Qual è la sua principale speranza per questa edizione di Musicastelle Outdoor e qual è, invece, la sua più grande preoccupazione? «La speranza è che le disposizioni per il contenimento dei contagi in corso di scrittura semplifichino un pochino il quadro delle regole e ci consentano di operare con maggiore libertà. - confessa Gabriella Morelli - La più grande preoccupazione risiede, come sempre, nel meteo, considerando che con molti concerti siamo in quota, per esempio a Breuil Cervinia raggiungiamo i 2.500 metri. La logistica e l'organizzazione sono spesso complicate e lo stress organizzativo, soprattutto in questi ultimi 2 anni, è sempre tanto. Alla possibilità che a giugno e luglio la situazione epidemiologica possa tornare a peggiorare e la Valle d'Aosta tornare in zona rossa o arancione francamente non voglio nemmeno pensare. In quella eventualità opereranno le clausole di risoluzione per causa di forza maggiore dei contratti e i concerti saranno annullati».Infine ma non ultimo è di questi giorni la notizia che anche la Valle d’Aosta ha aderito con Musicastelle Outdoor alla rete dei Festival Italiani di Musica in Montagna assieme a I Suoni delle Dolomiti in Trentino, Musica sulle Apuane in Toscana, Paesaggi Sonori in Abruzzo, RisorgiMarche nelle Marche, Suoni Controvento in Umbria, Suoni della Murgia in Puglia e Time in Jazz in Sardegna. Manifestazioni che rappresentano un importante patrimonio per il nostro Paese - sempre più orientato verso un turismo sostenibile ed esperienziale - e che con questo progetto intendono perseguire con ancora più incisività un percorso all'insegna dell'educazione ambientale attraverso la musica, considerata come un mezzo e non come un fine.