“Mozart per la pace” al Conservatorio

“Mozart per la pace” al Conservatorio
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«Ci siamo illusi. Per molto tempo ci siamo illusi che la guerra, almeno in Europa fosse ormai un ricordo del passato, che si riducesse a delle immagini in bianco e nero stampate sui libri, che fosse un mondo lontano; che la nostra comunità, costituita da Stati che si erano combattuti per secoli e che adesso creavano giorno dopo giorno i tasselli della nostra vita quotidiana, ci potesse proteggere dalle barbarie». Con queste parole Marinella Tarenghi, direttrice del Conservatoire de la Vallée d’Aoste, ha introdotto l’evento di martedì 26 aprile “Mozart per la pace”, ideato dal professor Marco Ricagno, docente di Canto. Brani musicali e arie d’opera tratte dalle opere di Mozart, intercalati da intense letture sul tema della pace ne costituivano il programma. Il pensiero di Mozart, illuminista colto e raffinato compositore, è stato tratteggiato dal professor Ricagno che ha presentato i brani eseguiti dagli studenti Chistel Marcoz, Cheng Ruman, Mary Ollearo e dall’ottetto di fiati del Conservatoire e i collegamenti video con musicisti, musicologi e cantanti di fama. Preziosa la collaborazione al pianoforte della docente Viviana Zanardo. L’evento svoltosi nell’auditorium Callisto Arnod della Torre dei Balivi, è stato seguito dal pubblico in presenza e in collegamento streaming. In sala anche il sindaco Gianni Nuti. Il compositore Marco Tutino ha citato una frase del filosofo Baruch Spinoza, che può riassumere lo spirito della serata: «La pace non è assenza di guerra: è una virtù, uno stato d’animo, una disposizione alla benevolenza, alla fiducia, alla giustizia».

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