Morra, trionfo valdostano nei Campionati Italiani di Villar Pellice

Morra, trionfo valdostano nei Campionati Italiani di Villar Pellice
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Il gioco della morra prende sempre più piede e tra i 60 protagonisti, arrivati dall'Abruzzo al Triveneto, ai 15esimi Campionati Italiani di Villar Pellice (penultimo Comune prima del confine tra Piemonte e Francia) sono stati grandi protagonisti sabato e domenica scorsi, 6 e 7 novembre, anche i valdostani.

Nella gara a terne si sono imposti infatti il commercialista Orso Truc di Cogne, il direttore d'orchestra e ex presidente dello tsan Lino Blanchod di Chatillon e il commerciante e campione di belote Giovanni Doveil di Pont-Saint-Martin che in finale hanno superato i favoriti bresciani Andrea Del Barba, Pierdavide Olivari e GIuliano Piovani, con terzi i locali Luca Charbonnier, Andrea Carignano e Manrico Geymonat. "Si è giocato su 2 partite ai 12 e in finale ai 15 con bella ai 21. - racconta Orso Truc - Abbiamo perso in finale la prima e poi vinto seconda e bella contro avversari fortissimi, a livello internazionale nelle tante trasferte siamo sempre stati protagonisti ma in Italia sono sempre stati i bresciani gli avversari più tosti e plurivittoriosi, quindi per noi è una bellissima soddisfazione."

Al Museo Feltrificio Crumioré di Villar Pellice - dove sono stati disputati i tricolori – si è distinta pure la coppia formata da Giovanni Doveil e Lino Blanchod, secondi solo ai soliti bresciani Bruno Abeni e Andrea Del Barba, con terzi gli altri lombardi Pierdavide Olivari e Giuliano Piovani. A livello individuale quarto posto per Orso Truc, alle spalle dei bresciani Pierdavide Olivari, Giuliano Piovani e Bruno Abeni.

La morra è un gioco antichissimo, se ne trovano tracce nell'antico Egitto e ai tempi dei romani, micatio o digitis micare in latino tradotto con il guizzare e balenare in fatto di movimento delle dita, poi è stato uno dei pochi svaghi dei soldati in trincea nella Grande Guerra, quindi proibito ai tempi del fascismo e ancora considerato gioco d'azzardo in alcuni locali pubblici, non come in Spagna dove c'è massima libertà della pratica. Da gioco tradizionale si è passati a disciplina sportiva con l'ingresso in Italia nella Figest e in Valle d’Aosta nella Fent.

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